I botti di fine anno e l'eterno vanto

Dicevano sarebbe stato il mondo al contrario, almeno per 90’. Si sbagliavano. Il mondo ha continuato a girare allo stesso modo, con Daniele che è stato, è e sarà «uno di noi». L’ha specificato lo speaker nel prepartita, annunciando il video che la società ha voluto dedicare a De Rossi, nella sua prima volta da avversario all’Olimpico. L’ha ribadito lo stadio, tutto giallorosso compreso il distinti nord visto il divieto di trasferta imposto ai genoani con 67.785 spettatori. DDR era ovunque. Formalmente a bordocampo, a guidare un Genoa in balia della miglior Roma stagionale, ma a occhi più attenti era sugli spalti in ogni striscione, stendardo o maglia esposti con lui.

L’omaggio del club a Daniele è stato l’unico del prepartita, perché tutto l’Olimpico era impegnato, in ogni settore, a ricordare Piero Ciaramitaro, ultras scomparso di recente: «Non esiste persona in Curva che non abbia un ricordo legato a te. Eternamente con noi, addio Piero», ha scritto la Sud. La stessa Sud che, proprio mentre Soulé sbloccava la gara, tirava fuori lo striscione per De Rossi: «Questa sarà sempre casa tua, bentornato DDR», accompagnato dalla sua bandiera. In contemporanea, la Tevere mostrava: «Del romanismo rimarrai sempre il vanto!». E la Nord: «Sempre e per sempre la nostra bandiera», con un numero 16 in bella mostra. Subito dopo, il suo coro e Daniele, con la sua squadra di sempre in vantaggio ma quella attuale sotto 1 a 0.

Per il resto, l’ultima del 2025 scorre via veloce e più facile del previsto a suggellare un anno incredibilmente per rendimento. «Sei tu l’unica mia sposa, sei tu l’unico mio amor», canta la Sud. Una frase che, qualche anno fa, De Rossi portava scritta sulla sua fascia. Nello stesso coro si parla di quel «sogno fin da bambino, di veder su quella maglia il Tricolor». Chissà. Alla fine giro di campo per Daniele, il naturale omaggio che Souloukou gli aveva negato. Lui sotto la Sud e: «Noi non ti lasceremo mai». Mai.