Dal 1980 in avanti, marketing in giallorosso
La ditta “Ponte” la prima, poi tredici anni con la Barilla. L’azienda di pasta sulle maglie romaniste dal 1981 al 1994. Qatar Airways, Digitalbits e Riyadh Season gli ultimi
La prima volta fu il 7 dicembre 1980. Quel giorno, prima giornata del “Trofeo Internazionale Ponte”, la Roma indossò il marchio di un’altra azienda oltre a quella dello sponsor tecnico sulla maglia. “Ponte” era una ditta che produceva pasta e aveva investito su un torneo quadrangolare che coinvolgeva Roma, Perugia, Trakia Plovdiv e Cska Sofia. Due italiane e due bulgare, con semifinali il 7 dicembre tra Cska e Perugia al “Renato Curi” e tra Roma e Trakia Plovdiv. Per l’occasione si mise in atto anche un esperimento tecnico mai più ripetuto, e cioè la possibilità di effettuare la rimessa laterale anche con i piedi.
Il 7 dicembre la Roma batte 3-0 il Trakia con doppietta di Pruzzo e rete di Ancelotti, il giorno dopo batte 5-2 il Perugia (che aveva battuto il Cska Sofia ai rigori) e così il capitano Sergio Santarini può alzare il trofeo Ponte. L’evento fece capire che una svolta era vicina e infatti dalla stagione 1981/1982 le squadre italiane furono autorizzate a mettere lo sponsor sulla maglia. Anche sotto questo aspetto, la Roma si è distinta.
La Barilla, sempre per rimanere in tema di pasta, si lega alla Roma dal 1981 al 1994. Nessuno fa altrettanto, solo Ariston, 9 anni con la Juventus, si avvicina. Il picco naturalmente è lo scudetto del 1983, con la maglia della Roma distribuita insieme ai pacchi di pasta e il celebre “Obrigado Barilla” pronunciato da Falcao in una pubblicità.
Tredici anni e 574 partite dopo, arriva, per una stagione, Nuova Tirrena. Poi inizia un altro periodo particolarmente significativo, quello di INA Assitalia, che pone la sua firma sul terzo scudetto. Non solo, è proprio l’azienda di assicurazioni a organizzare nel febbraio 1997 il “Torneo città di Roma”, triangolare amichevole con Ajax e Borussia Moenchengladbach in cui Totti convince la società a non cederlo in prestito alla Sampdoria.
Da Ina Assitalia si passa a Mazda, che ha il suo picco di visibilità quando Fabio Capello parte per Torino proprio su una vettura della casa giapponese - o almeno così racconta la leggenda - mentre nel 2005/2006 si registrano apparizioni temporanee come l’acqua di Fiuggi o Banca Italease. Dal 2007 al 2013 arriva Wind, cui poi seguiranno Qatar Airways, Digitalbits e Riyadh Season. Finora lo sponsor più generoso. Finora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRECEDENTE