Una maglia che fa gola al mondo
Sono più di dieci i brand internazionali in trattativa per diventare il prossimo main sponsor
(MANCINI)
Per questa maglia storica. Cantano i tifosi ormai da decenni allo stadio, lo sta ribadendo anche la società giallorossa a chiunque si avvicini a Trigoria per chiedere informazioni. Perché la caccia è aperta oramai da diversi mesi, sin dal primo giorno in cui negli uffici del Fulvio Bernardini si è insediato Michael Gandler, il Chief Revenues Officer dell’AS Roma. A lui i Friedkin hanno affidato una missione complessa e ostica, ma allo stesso tempo stimolante e tremendamente affascinante: individuare il perfetto partner commerciale in grado di impreziosire la maglia da gioco che la Roma indosserà nella stagione del centenario. Sistemata la questione sponsor di manica, con il contratto pluriennale siglato con la compagnia aerea Wizz Air, Gandler ha iniziato a lavorare sul main sponsor, con le idee molto chiare sulla rilevanza che il kit giallorosso avrà nei prossimi mesi.
Gli occhi del mondo
La campagna marketing che accompagnerà l’uscita della maglia del centenario sarà talmente imponente che a Trigoria sono convinti possa realmente fare il giro del mondo. Gli occhi dell’universo calcistico si poseranno sulla Città Eterna, dove la squadra che ne porta il nome, i colori e il simbolo sul petto compirà 100 anni di storia. Un mix potentissimo di valori, tradizione e passione che non ha eguali.
Con la speranza, al momento piuttosto fondata, di poter garantire al partner commerciale anche la visibilità della Champions League. Un valore importantissimo, quindi, che va tradotto anche in termini economici. L’obiettivo è quello di avvicinarsi ai top club, riducendo il gap con le squadre di vertice del nostro campionato: Inter e Milan hanno sponsorizzazioni che portano nelle rispettive casse circa 30 milioni di euro, poco meno per la Juventus, il Napoli è più staccato a 9. Inutile fare confronti con l’Europa dove il Manchester City possiede una maglia da 70 milioni di ricavi l’anno, così come Real Madrid, PSG e Manchester Utd. Ma di certo la base della trattativa punterà a superare i 12,5 milioni a stagione di Riyadh Season e i 13 che Qatar Airways assicurò nel 2018.
La trattativa
Una decina di soggetti ha già avuto modo di manifestare al club giallorosso l’interesse nel sedersi al tavolo delle trattative per capire la fattibilità dell’operazione commerciale. Parliamo di brand italiani, molti europei e alcuni internazionali: l’interesse è alto, ma tutto questo dovrà esser tradotto in numeri congrui per poter accompagnare la Roma in uno dei viaggi più simbolici della sua storia, ovvero il centenario.
Tra questi un colosso spagnolo, che opera nel campo dell’energia sostenibile, ha fatto arrivare a Trigoria una sua delegazione, che ha incontrato Gandler poco prima del calcio d’inizio di Celtic-Roma, mostrando al CRO giallorosso anche il rendering della maglia con il main sponsor di riferimento. Al momento una semplice manifestazione d’interesse. Come quella avanzata, da quanto ci risulta, con più decisione e convinzione, da Visit Qatar e Stake.com. L’azienda di scommesse, che è già presente al centro delle maglie dell’Everton (altra società di proprietà della famiglia Friedkin), è in contatto con la Roma già da diversi mesi. In estate, infatti, era stata messa in piedi e portata avanti una trattativa per far diventare Stake.com sleeve sponsor (ovvero sponsor di manica). Un posto, da metà dicembre in poi, occupato da Wizz Air, pronta a garantire alla società giallorossa tre milioni di euro a stagione fino al 2027. L’interesse di Stake.com per la Roma, però, evidentemente non è cessato e anche il colosso di scommesse con sede principale a Curaçao rientra in quel lotto di società in ballo per prendersi il centro della maglia che sarà. Così come Visit Qatar, ente ufficiale del turismo del paese medio-orientale, che si occupa di promuovere in giro per il mondo il Qatar come meta turistica.
Al momento, assicurano da Trigoria, non esiste un brand in vantaggio su altri e qualsiasi tipo di speculazione o indiscrezione in tal senso va considerata come assolutamente frettolosa e poco aderente a quanto raccontato dal tavolo delle trattative. Il tempo corre ma Gandler non vuole affrettare la scelta. L’obiettivo è arrivare a dama portando a Trigoria un brand importante, dal respiro internazionale, in grado di “riempire” la maglia della Roma e di portare nelle casse del club una cifra congrua, degna di rispecchiare il valore e l’ambizione della società giallorossa. Un’ambizione che, tradotta in richiesta economica, vale 25 milioni di euro a stagione. Questa la cifra richiesta in partenza dalle parti di Trigoria. Ovviamente si tratterebbe di una cifra record (la sponsorizzazione record, a queste latitudini, è quella di Qatar Airways nel 2018 con 13 milioni l’anno) e la sensazione è che la Roma potrebbe accontentarsi anche di diversi milioni di euro in meno, ma il trattare con tante aziende in giro per l’Italia e per il mondo potrebbe scatenare, almeno questa è la speranza, una sorta di asta.
In attesa del main sponsor, di punti fermi sulla maglia della Roma ce ne sono già. Partendo dallo sponsor tecnico, Adidas. L’azienda tedesca, nel luglio 2023, è tornata sulla maglietta giallorossa per la terza volta nella sua storia (a fine anni ’70 e nel triennio 1991-1994 le altre due parentesi). La durata dell’accordo tra Roma e Adidas non è mai stata resa nota, così come i dettagli economici, ma le iconiche tre strisce accompagneranno la Roma almeno fino al 2027 e, quindi, al suo centenario. Così come, ovviamente, anche lo “sponsor di casa” Auberge Resorts, la catena di hotel di lusso di proprietà dei Friedkin il cui nome campeggia sulla schiena dei giocatori della Roma in campo. Insomma, la base c’è, le premesse per crescere anche, non resta che attendere novità da Trigoria e da Houston, dove c’è un problema ma sembra in via di soluzione.
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