AS Roma

Massimo rispetto per il Midtjylland ma ora ci serve strada

Contro i danesi riparte l’avventura in Europa League

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
27 Novembre 2025 - 06:30

Neanche il nome si riesce a pronunciare bene. La corretta dizione è qualcosa che somiglia all’espressione “Mìciulland” (stando almeno alla pronuncia dell’unico giornalista danese presente ieri a Trigoria), nell’italianizzazione la versione più utilizzata è invece “Mitìlland”, mentre l’esatta scrittura prevede la complicata applicazione di una j al fianco di una y dopo il prefisso Midt, perché in fondo altro non significa che “Jutland”, intesa come regione della Danimarca, ”centrale”: per l’appunto Midte Jyilland. Ma se c’è un errore che si potrebbe commettere nell’approccio della quinta partita di questa fase iniziale di Europa League (calcio d’inizio ore 18,45, Olimpico stracolmo, telecronaca esclusiva su Sky, radiocronaca integrale obbligatoria su Radio Romanista) sarebbe quello di mancare rispetto alla più forte squadra danese, non per caso al vertice della classifica parziale della competizione, da sola e a punteggio pieno: finora, andando a ritroso dall’ultima, hanno vinto con il Celtic (prossimo avversario della Roma) 3-1, hanno battuto in trasferta il Maccabi Tel Aviv (sul neutro in Bulgaria), hanno espugnato il City Ground di Nottingham vincendo 3-2 con il Forest, hanno vinto con lo Sturm Graz 2-0 all’esordio. Partite vinte nettamente e quasi senza soffrire (anche col Nottingham, l’unica vinta di misura, hanno preso il gol del 3-2 al 93’). Segno che hanno valori certi e conclamati, una rosa importante (l’attaccante Franculino il top già nell’agenda anche della Roma, occhio anche al centrocampista ecuadoriano 2004 Castillo) e un allenatore preparato, che cambia il sistema di gioco sembra in funzione dell’avversario. Con la Roma giocherà probabilmente con il 343.

A Trigoria spira un’aria frizzantina, non tanto per le temperature (non dovrebbe piovere ma farà freddino allo stadio), quanto per lo spirito evidenziato dalla squadra. Larghi sorrisi anche ieri, ad uso e consumo di cronisti e telecamere nei primi quindici minuti di allenamento aperto al pubblico, e poi via con la parte più seria, quella della preparazione della gara. Certo è che i sei punti in meno di classifica (per via delle due sconfitte casalinghe con Lille e Viktoria Plzen) fanno pascolare la Roma in un pericoloso limbo tra la sedicesima e la ventiduesima posizione della classifica, appena due punti sopra la Stella Rossa a quota 4 e prima, al momento, delle squadre che sarebbero fuori dal playoff di febbraio. La Roma deve chiedere strada ai danesi, dunque, nel pieno rispetto del loro riconosciuto (anche ieri, nelle parole di Gasperini) valore. Non ci sono confronti diretti nella storia dei due club, ma esiste un doppio precedente nel percorso di Gasperini e nella partita in casa di Bergamo se la vide brutta. Lui non si fida, dunque, e per conseguenza non lo farà neanche la squadra. I bookmakers assegnano un discreto margine alla Roma nel pronostico (1,40 la media delle quote per la vittoria in casa, 6,5 volte verrebbe pagata la scommessa sulla vittoria in trasferta). Ma nel calcio non c’è niente di scontato. Neanche la bellezza di una Roma che sta davvero seducendo tutti. E che sta inducendo forse anche lo stesso Gasperini ad essere più indulgente  sul tema delle richieste per il rafforzamento della squadra a gennaio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI