Cogito Ergo Sud

Ad aspettar

Non conta più questa coppa? Davvero state (stiamo) tutti sognando quello che in Curva Sud noi saremo ad aspettar...? C’è qualcuno che riesce a rispondere no per favore?

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
27 Novembre 2025 - 06:00

Stava andando da protocollo e un po’ noiosa la conferenza, poi Gasperini ha tirato fuori l’immagine del “giardino fertile” che ha creato con i suoi calciatori dove “crescono buoni frutti”. Ho immaginato una specie di Eden dove più che proibire di cogliere la prima mela è obbligatorio far crescere la Roma prima. 
Non è né banale, né solito che un tecnico si esprima così pienamente sulla sua squadra, tanto più un allenatore così per niente incline a indulgenze, regali, pose, ammiccamenti. E allora ecco Geppetto, che sta comunque costruendo favole con il lavoro, trasformarsi in un maestro giardiniere, Edward mani di forbice che modella campi in erba e con cui si è pure probabilmente tagliato i capelli. “Mi ha trovato ringiovanito” ha detto a Cristante (forse bisognerebbe pure finirla dello stereotipo che abbiamo applicato a Gasperini dell’antipatico lavoratore: a me sembra pure simpatico).

L’immagine del giardino fertile dentro Trigoria, come questa partita con il Midtjylland, aiuta a pratiche zen per non pensare al Napoli. Però oggi gioca la Roma, e in una coppa “nostra” come quella infame notte. Se dovessimo vincere  l’obiettivo di arrivare fra i primi otto e saltare i sedicesimi di Europa League tornerebbe a essere tale; “è importante” ha detto esplicitamente mastro Geppetto giardiniere, e poi questi sono pure primi: c’è del calcio in Danimarca (citazione a metà fra Shakespeare e Pastore). Non sarà facile, quindi. Non credo, però, che ci sia un romanista che non firmerebbe per battere il Napoli domenica  accettando persino di perdere coi danesi (oddio non lo so),  però nel giardino fertile che nessuno sa, non si fanno queste domande: si lavora sul dettaglio, si ha solo cura di crescere, fogliolina o foresta che sia, il lavoro è quello di sviluppare, seminare, far sbocciare   e raccogliere letteralmente i frutti del lavoro.  

Quindi via il Napoli dalla testa, pensiamo a stasera, in questa serra di romanismo che è l’Olimpico (61.000 persone pure di giovedì alle sette meno un quarto è l’ennesimo appuntamento con la sociologia da prendere). Certo a vedere le designazione dell’Olimpico per domenica, con Massa in campo e Aureliano al Var, pensi che nella quaterna arbitrale si siano scordati solo Racalbuto,  Taylor per confezionare un pacco (non) a sorpresa. Ma è sbagliato pensare male, soprattutto in questa Roma che pensa giusto: ragazzi è semplice, il cuore è soprattutto a domenica, ma, e lo sapete, appena stasera scenderà in campo la Roma non penserete  a nient’altro che a quello che starete guardando: la Roma. E poi, me le ricordo le devastazioni critiche dopo le sconfitte col Lille e il Viktoria... Non conta più questa coppa? Davvero state (stiamo) tutti sognando quello che in Curva Sud noi saremo ad aspettar...? C’è qualcuno che riesce a rispondere no per favore?

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