AS Roma

Soulé: "Spero di restare a lungo a Roma. Vincere qualcosa sarebbe la ciliegina sulla torta"

Parla l'attaccante a Sportmediaset: "Con Gasperini sono migliorato in tutto, è un grande allenatore. Nazionale? Voglio giocare per l'Argentina"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
18 Novembre 2025 - 17:15

Ai microfoni di Sportmediaset è intervenuto Matias Soulé. Ecco le parole dell'attaccante argentino a pochi giorni dal ritorno in campo della Roma.

Hai detto recentemente che se chiudi gli occhi immagini di restare a Roma a vita. Che cosa ti fa immaginare un futuro del genere?

"Ovviamente mi trovo benissimo qui, sono molto felice. Lo scorso anno non ho iniziato bene ma ho rimediato. Sono contento della città, della gente, di Roma. Io immagino di stare in questo club a lungo, speriamo che accada!".

Stai scrivendo la storia nel breve... Sei capocannoniere in una squadra che fatica a fare gol.

"Provo a dare il massimo per aiutare i compagni, non solo con gol o assist, ma in ciò che mi chiede il mister. Prima c'è la squadra, poi il singolo. Quello che stiamo facendo è essere una famiglia. Stiamo lottando per i nostri obiettivi".

L'anno scorso Ranieri diceva: "Matias è il futuro". Con Gasperini sei il presente. In che cosa ti ha migliorato?

"In tutto. Lui è un grandissimo allenatore, con una mentalità vincente. Quello che vuole, lo trasmette da subito. A me piace giocare a calcio, avere la palla, pressare in avanti, ed è ciò che facciamo: per lui gli attaccanti sono i primi difensori, devono rubare palla e pressare. Io mi trovo molto bene in mezzo al campo, come trequartista o esterno, posso dar spazio alla mia qualità".

Si riparte dalla Cremonese. Possiamo dire che il primo posto non è solo casualità?

"Abbiamo guadagnato punti fondamentali. Poi dobbiamo procedere passo dopo passo. Questo è l'inizio, la stagione è lunga, ma se andiamo su questa strada possiamo ambire a essere competitivi. Questo è quello che vogliamo, per la nostra gente, che ci supporta sempre. Vogliamo migliorare in settimana per affrontare bene le partite. Poi vedremo".

Il punto più alto si può chiamare scudetto?

"Siamo calmi, è presto per parlare di scudetto. Tutti lo sognano, io come tutta la squadra. Ma dobbiamo continuare così, andare avanti gara dopo gara e migliorare. E fare il massimo. Ora abbiamo una sfida in trasferta, dobbiamo guadagnare punti fondamentali; non sarà semplice, ma anche chi non è andato in nazionale ha lavorato tanto. Siamo carichi".

La sosta a Roma fa felici i tifosi... Meno te. Come ti senti? La convocazione non arriva...

"Sono tranquillo. Penso che sia un premio relativo all'andamento nel club. Io ho la testa qui, a Roma: non sono triste, un po' deluso... Sogno la nazionale da quando sono piccolo, continuando così, magari, arriverà. Ma ora penso alla Roma: se faccio bene le cose qui, la convocazione arriva da sola".

Però i Mondiali si avvicinano...

"Non c'è tempo. Ma devo continuare a lavorare, essere decisivo. Le cose arrivano da sole se si gioca con continuità".

Il tuo focus resta l'Argentina? Non è cambiato nulla? C'era l'ipotesi Italia.

"Non è cambiato nulla. Non ho mai pensato a questo. Sono argentino e voglio giocare per l'Argentina".

Si parla spesso dell'amicizia con Dybala e della vostra co-esistenza. Come vivete voi due questa situazione?

"Noi non parliamo di quello... Parliamo di altre cose! Prima della partita, magari, sì... Ma siamo tranquilli. Io sono sempre con lui, a casa giochiamo insieme alla Playstation e lo sento tutti i giorni. Lui è un giocatore straordinario e prima torna, meglio è. Come lui non ce ne sono. Alza il livello di tutto".

Lui è la Joya. Tu puoi essere la 'joyta'?

"(Ride, ndr) Non so... Mi piacerebbe essere come lui, tra qualche anno! Oppure, fare una carriera come la sua. Ovviamente, sto molto bene con lui e con gli altri. Siamo sempre più uniti e forti, giorno dopo giorno. Così deve funzionare per raggiungere gli obiettivi: dobbiamo essere una famiglia".

Che cosa senti cambiato a livello di energia? Sono arrivati Ranieri e Gasperini. Il vento è cambiato?

"Sì. Come ho detto prima, la fiducia che ci ha dato Ranieri ci ha unito. Ci ha dato la forza di cui avevamo bisogno. E con Gasperini, che ha fatto molto bene all'Atalanta, abbiamo seguito quella scia. Sono stati fondamentali. Nell'anno solare abbiamo fatto grandissime cose. In questo modo, possiamo lottare per arrivare in alto e lotteremo per arrivare il più in alto possibile".

Il gol a Parma potrebbe essere eletto come il migliore dell'anno... Ci sei legato?

"Sì, sono legato anche a quello alla Lazio, nel derby di aprile. Per ciò che significava e per la bellezza. Quello col Parma è stato il mio secondo con la Roma, se non sbaglio".

Ora sei felice... Qual è la tua ricetta della felicità? Sarai felice al termine della stagione se...?

"Vincere qualcosa con la Roma sarebbe la ciliegina sulla torta".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI