AS Roma

Finora soste solo in salita. Roma alla ricerca dell’altro verso

Dopo le nazionali 2 sconfitte. A settembre col Torino, poi contro l’Inter

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
16 Novembre 2025 - 06:30

Ripartenze intelligenti. È l’imperativo che anima il gruppo dopo averne già cercate, senza però riuscire a trovarle. Tutte le soste sono state finora anticipate come meglio non avrebbero potuto (Roma sempre vincente e in testa), ma entrambe le precedenti a questa in corso si sono chiuse con un brusco risveglio. Due sconfitte in altrettante partite: la prima a metà settembre (il 14) contro il Torino, la seconda poco più di un mese dopo (il 18 ottobre) nel big match che ha opposto i ragazzi di Gasperini all’Inter. Due 0-1 difficili da digerire, sia pure per differenti motivazioni. 

Nella prima circostanza i giallorossi - reduci dall’en plein delle due giornate iniziali - sono stati bruciati da caldo e fatica più che dall’abbottonatissimo Torino di Baroni. La sfida disputata a mezzogiorno e mezzo in un clima torrido non ha certo giovato allo spettacolo, ma i granata col minimo sindacale si sono portati a casa tre punti forse insperati, mentre Dybala e compagni privi della necessaria lucidità hanno rimbalzato sul fortino eretto dagli avversari. Le crepe di quel risultato inopinato e di fronte a una squadra senz’altro meno attrezzata sono però state ricomposte in un lampo, con l’immediato trionfo nel derby, seguito dal successo nell’esordio in Europa League a Nizza, e un’altra serie di vittorie culminate con la rimonta di Firenze e la riconquista della vetta della classifica, proprio a ridosso della seconda sosta.

Conclusa anche la tornata di ottobre dedicata alle nazionali, il ritorno al campionato è stato ancora acre, sia pure con sfumature che hanno aperto prospettive dolci. La lanciatissima Inter di Chivu ha faticato e non poco ad appropriarsi del bottino pieno nello scontro diretto. Un fuorigioco malriuscito in avvio ha spalancato campo e sorti della gara ai nerazzurri, ma dal loro vantaggio in poi è stato quasi un monologo romanista. Con un secondo tempo a senso unico. E in quel caso soltanto la sfortuna (e la solita mira poco precisa degli attaccanti di Gasp) hanno decretato un ko mai così immeritato.

Adesso, a distanza di un altro mese abbondante, la Roma è chiamata a smentire se stessa e a confermare quanto di buono fatto in tutte o quasi le restanti partite. Con la Cremonese non si giocherà all’Olimpico, quindi qualcosa cambia in termini statistici. Cambiasse anche il risultato, cadrebbe un altro tabù.

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