Gasp, 21 modi per dirti... aggrediamo: se l’ammonizione è giusta e intelligente
La Roma è prima tra le big in campionato: poche le sanzioni "severe". E la squadra litiga meno rispetto a prima
(GETTY IMAGES)
Per trovare un’ammonizione “immeritata” dei giallorossi in questo campionato la memoria va subito a quella di Pellegrini rimediata contro l’Udinese nell’ultima gara di Serie A, quando il 7 romanista ha puntualizzato la punizione di un calcio di punizione sulla trequarti dei bianconeri e il buon Collu ha avuto un impeto di severità e gli ha estratto in faccia il giallo. Una Roma più “cattiva”, inteso come - anche volutamente - aggressiva, che spende il fallo in maniera intelligente (non ci sono o solo raramente proteste) o scientifica (quindi di gioco). La trattenuta di El Aynaoui a Saelemaekers o Celik su Leao a San Siro. Ndicka su Bonny o Hermoso su Mkhitaryan all’Olimpico contro l’Inter. Falli sì, ma con criterio. A Firenze Cristante viene ammonito al 2’, concedendo punizione dal limite ai viola, ma poi si contiene (altra caratteristica degli ammoniti, che consente a Gasp di ritardare o non fare proprio la sostituzione).
Mancini e Hermoso guidano la classifica dei cartellini gialli, con 4 ammonizioni, a seguire Ndicka e Wesley con tre. Poi Cristante, Celik, El Aynaoui e Tsimikas con 2. La squadra di Gasperini è prima in classifica per cartellini gialli rimediati in questo campionato relativamente alle big (le squadra attualmente in zona coppe) con 21 ammonizioni (8 invece in Europa League). Tra le “tradizionalmente” grandi solo la Fiorentina, al momento fanalino di coda della massima serie, è più in alto, con 23 gialli.
Tanto cattiva nel senso stretto del termine, comunque, questa squadra non è perché non ha ancora rimediato espulsioni o se lo è lo è intelligentemente e nei limiti del sano agonismo. Infatti un’altra caratteristica che è cambiata, per la gioia di Gasperini, è che la squadra non litiga più con avversari o arbitri. Deve aver richiesto più disciplina anche da questo punto di vista il tecnico di Grugliasco. Pensare al campo, dunque, e a rubar palla all’avversario. E non litigare: in questo senso, è stata buona tutto sommato la reazione degli undici di Gasp di fronte alla prova Zaniolo di domenica scorsa.
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