Parola all’attacco
Dopo i segnali positivi contro l’Inter, da stasera Gasperini vuole risposte dal reparto offensivo. Con Bailey la comfort zone è più vicina, ma le punte devono incidere

(GETTY IMAGES)
Comfort zone cercasi. L’aveva detto sabato sera, l’ha confermato ieri in conferenza: a Gasperini la Roma contro l’Inter è piaciuta e non poco. Non per il risultato, ovviamente, ma per quanto espresso sul campo dalla sua squadra, con tante occasioni create e un’attitudine offensiva, come voluto dal suo allenatore. D’altronde quando dici Gasp pensi all’attacco, non può che essere così e il fatto che ieri a Trigoria, il 90% delle domande e risposte rivolte al piemontese abbia riguardato il reparto avanzato ne è soltanto l’ennesima dimostrazione.
Rimane, però, il problema del gol da risolvere. Il gioco si comincia a vedere, ora bisogna capitalizzarlo. Dopo nove partite, tra campionato e coppa, le reti all’attivo sono nove, di cui solo una, quella di Dovbyk contro il Verona, ha portato la firma di un centravanti. L’altra punta, Ferguson, è ancora ferma a zero gol, così come Dybala, El Shaarawy, Baldanzi e Bailey, appena tornato da due mesi di infortunio. Lì davanti, oltre all’ucraino, hanno segnato soltanto Pellegrini, al derby, e Soulé, unica vera nota lieta del reparto offensivo, con tre gol realizzati e due assist procurati.
E forse, non a caso, la formazione di stasera vede due di quei tre uomini che si sono già sbloccati in campo, insieme, dal primo minuto. L’accoppiata tutta argentina Soulé-Dybala a supporto di Dovbyk, nella speranza che la sfida al Viktoria Plzen possa segnare un prima e un dopo della Roma di Gasp. Sulla carta, senza ovviamente voler sottovalutare l’impegno come suggerito dal monito gasperiniano, sembra oggettivamente difficile trovare sul calendario un appuntamento più propizio per stappare l’attacco romanista. D’altronde, la due giorni di Champions ha già dimostrato come in Europa le difese siano più morbide rispetto a ciò che accade dentro i nostri confini.
La prova del nove e del nuovo
Il giovedì di coppa, poi, porterà in eredità anche un’altra occasione a disposizione di Dovbyk, a caccia di riscatto dopo il gol sbagliato contro l’Inter. L’ultima uscita in Europa League, con i due rigori sbagliati, aveva fatto sfumare in poco tempo la speranza nata dal bel colpo di testa con cui Artem aveva indirizzato la sfida al Verona. Dopo un’estate trascorsa da possibile partente e un avvio di stagione non facile, il numero nove è chiamato a caricarsi sulle spalle la Roma o, quantomeno, a dare segni di vita e far capire che può rappresentare una risorsa e non un punto di domanda. A gara in corso, poi, Gasperini stasera potrà giocarsi di nuovo la carta Bailey, le cui caratteristiche sembrano uniche nel pacchetto offensivo. Tra il nove e il nuovo, Roma-Viktoria può dare già qualche risposta.
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