Accadde oggi - 10 ottobre 1998: a Udine Francesco Totti debutta in Nazionale
Nello stadio dove l’Italia affronterà Israele viene scritta la storia

(GETTY IMAGES)
lì a un paio d’anni incanterà il mondo del calcio con il suo cucchiaio a van der Sar nella semifinale di Euro2000, ma il 10 ottobre 1998 in pochi all’estero conoscono Francesco Totti. Ha appena compiuto 22 anni, e pochi giorni dopo riceverà da Aldair la fascia di capitano della Roma, ma quel giorno di inizio autunno il talentuoso fantasista veste la maglia azzurra. Per la prima volta. Lo fa proprio a Udine, dove martedì la Nazionale di Gattuso affronterà Israele. Sulla panchina dell’Italia all’epoca siede invece Dino Zoff, che crede fortemente in Totti: non a caso gli consegnerà le chiavi della squadra al torneo continentale in programma in Belgio e Olanda. Quella sera però il titolare è Del Piero, che segna una doppietta contro la Svizzera: al 60’ la partita è praticamente chiusa, perciò Zoff fa spazio a Francesco, che all’epoca sta facendo il militare e quindi porta i capelli corti. Al 70’ prende il posto proprio di Del Piero, col quale si darà spesso il cambio negli anni a seguire.
Sulle spalle veste il 17, lo stesso numero avuto alla Roma, prima di prendere il 10. Giusto il tempo di tentare qualche giocata e l’arbitro fischia la fine: l’esordio di Totti con la Nazionale dura 20’, ma già alla convocazione successiva - un mese più tardi- arriverà il primo assist. Per il primo gol bisognerà attendere invece il 26 aprile 2000, nel 2-0 al Portogallo di Figo e Paulo Sousa. Quindi lo straordinario Europeo, terminato però nella maniera più amara: il premio come Man of the Match della finale avrà il sapore della beffa. Ma contro la Francia Francesco si rifarà proprio nell’ultima delle sue 58 presenze in Nazionale: quel 9 luglio 2006, a Berlino, ci sarà anche la sua firma sulla Coppa. Reduce dal gravissimo infortunio alla caviglia, il Dieci (che nel frattempo vestirà quella maglia anche con l’Italia) contribuisce al successo azzurro con quattro assist e il gol - fondamentale - su rigore allo scadere dell’ottavo con l’Australia. Dopo la festa grande, la decisione di dedicarsi soltanto alla Roma, lasciando la Nazionale: una scelta che qualcuno gli contesterà, ma che racconta alla perfezione il suo amore per il giallorosso.
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