AS Roma

Necessità e virtù, il rilancio di Celik

Numeri, duttilità e lavoro. Da Ranieri a Gasperini, Zeki c’è

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
10 Ottobre 2025 - 07:00

Un rilancio silenzioso ma efficace. A ottobre 2025, nella Roma di Gasperini, Zeki Celik è uno di quelli che compongono lo “zoccolo duro” già identificato dal tecnico ex Atalanta, è tra i migliori a livello di condizione atletica e rappresenta una risorsa capace di dare più soluzioni a gara in corso. Il turco è arrivato nella Capitale nell’estate del 2022 con Mourinho in panchina ha passato fasi di alti e bassi in giallorosso, pagando le carenze tecniche in alcune circostanze e faticando a volte ad avere continuità nell’impiego (quanto meno da titolare). Per esempio, non era un “titolarissimo” in campionato con De Rossi da tecnico, ma proprio la leggenda romanista aveva  sottolineato la caratteristica che ne ha favorito la “rinascita” nell’ultimo anno: «Lui è uno dei giocatori forti che abbiamo. Si allena sempre a 2.000, quando per un periodo gli preferivo praticamente chiunque stava sempre lì con il sorriso e il suo impegno non è cambiato di una virgola». Lavoro silenzioso e disponibilità, oltre a una discreta esperienza che lo ha portato a  vestire 55 volte la maglia della Turchia (con cui domani sarà impegnato contro la Bulgaria) e 155 quella del Lille, con tanto di titolo di Francia nel 2020/21.

Questa mentalità l’ha notata anche Ranieri che, non per primo ma più di altri, gli ha cambiato il ruolo principale dandogli una nuova vita anche a livello tattico. Arrivato come terzino per una difesa a quattro, ha giocato con i vari tecnici anche da terzo centrale a sinistra o quarto di centrocampo, ma “Sir” Claudio lo ha piazzato sulla destra del terzetto difensivo con Mancini e Ndicka che ha garantito alla Roma i sorprendenti risultati della seconda parte della scorsa stagione.
Gasperini l’ha trovato lì, con un contratto in scadenza nel 2026 (a oggi difficile pensare a un rinnovo, soprattutto se intorno ai 2,5 milioni l’anno come è ora), ma con una conoscenza della squadra importante, così come anche i concetti che gli garantiscono la solidità difensiva parzialmente mutuata dalla gestione ranieriana. E si arriva a oggi, alle prime 8 partite stagionali con 7 presenze di cui 5 da titolare.

Come ha ammesso lo stesso Gasp, Celik è una risorsa per la sua dedizione e duttilità, quando lo schiera dal 1’ lo mette nei tre di difesa, mentre a gara in corso sa di poterci contare anche sulla linea di metà campo in caso di necessità. Con il Verona Zeki è stato il migliore in campo e ha fornito un assist, a Firenze ha dominato a livello di duelli e la sua condizione è al top. «Mi era piaciuto molto anche nella scorsa stagione  - lo ha elogiato il tecnico romanista dopo il successo sulla Viola. È affidabile. Può evolvere ancora di più, è uno di quelli che ovunque tu lo metta ti dà garanzie, un punto di forza». Non è perfetto, ma lavora e c’è sempre: Celik, rilancio completato.

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