AS Roma

Olimpico da in & out per Soulé: provaci ancora Mat

5 mesi fa il gol in "casa" loro. L’unico nel suo stadio dell'argentino da romanista

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
19 Settembre 2025 - 06:30

L’asso dalla manica lo ha calato il 13 aprile scorso. Da quel giorno Matias Soulé si è preso definitivamente la Roma. Una piccola grande gemma incastonata fra gli altri cinque gioiellini della sua ancora fresca carriera romanista, che gli è valsa l’attribuzione di uomo-derby. Cinque gol in trasferta, uno all’Olimpico, anche se da calendario fuori casa pure quello. Proprio come domenica prossima. Anche stavolta senza il suo amico, connazionale e mentore Dybala (altro che rivale per una maglia da titolare, quando giocano insieme sono in grado di comporre sinfonie). La storia si ripete e se quel precedente è valso uno come il punto che ha portato, l’emozione dell’esordio in una sfida così delicata e sentita è ormai alle spalle e l’esame è già stato brillantemente superato.

Oggi Soulé è una delle certezze della Roma gasperiniana, forse la maggiore dal punto di vista tecnico con la Joya fuori causa. Domenica il tasso creativo dell’attacco ricadrà in gran parte sulle sue spalle e sul suo mancino felpato, ma anche in grado di sfoderare staffilate come quella dell’ultimo derby, appunto. Una botta da lontano che ha scosso la traversa prima di far suonare l’orologio dell’arbitro. Gol, esultanza, soddisfazione. Felicità. Non fuori controllo perché è valsa soltanto un pareggio, ma pur sempre piena. «Bellissimo, è stato davvero speciale - le parole dell’argentino a Il Romanista tre giorni dopo quella prodezza - Non me lo aspettavo, parlando con la mia famiglia prima della partita mi avevano detto: “Guarda se fai un gol nel derby…”. Dopo aver segnato li ho cercati con gli occhi ma senza trovarli, li ho trovati dopo, a fine gara. Durante l’esultanza non sapevo cosa fare, poi è stato un peccato aver pareggiato perché abbiamo cercato di vincere, ma è stato bellissimo, un’emozione unica». Unica come la sua firma all’Olimpico. Una qui, cinque fuori, quasi a voler evocare uno dei risultati più belli nei derby del terzo millennio, sempre in trasferta, almeno sulla carta. Adesso però è tempo di rinverdire i ricordi e possibilmente incrementare lo score personale nello stadio comunque di casa. Anche se occupato in parte da tifosi ostili. In fondo Soulé tende a esaltarsi così. E da quel derby di aprile scorso ha messo in soffitta una volta per tutte l’avvio stentato, diventando un punto fermo. Provaci ancora, Mat.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI