Il senso di Gasperini per il derby
Su 12 stracittadine, Gian Piero ne ha vinte 4. Poi 2 pari e 6 ko, uno dei quali in Supercoppa Italiana

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Quattro vittorie su dodici partite: è questo il bilancio di Gian Piero Gasperini da allenatore nei derby. Quasi esclusivamente quello della Lanterna nella carriera del tecnico di Grugliasco, che soltanto in una circostanza si è cimentato in quello della Madonnina, nella sua brevissima esperienza sulla panchina dell’Inter, nel 2011. Ma andiamo con ordine, perché la prima stracittadina per Gasp è datata 23 settembre 2007: alla sua prima stagione in Serie A con il Genoa Gian Piero porta a casa prima uno 0-0, quindi nella gara di ritorno (il 17 febbraio 2008) incassa una sconfitta per 1-0. Quello stesso anno però arriva anche il primo successo, il 7 dicembre 2008: un gol del suo pupillo Diego Milito firma l’1-0. Ma l’argentino non si ferma qui, e nella gara di ritorno regala un altro successo a Gasperini: stavolta sono addirittura tre le reti del centravanti, per il 3-1 finale; un passo decisivo verso la conquista della storica qualificazione in Europa. Successo ancor più netto il 28 novembre 2009: Milanetto su rigore, Marco Rossi e un altro penalty di Palladino firmano il 3-0 che regala all’attuale tecnico romanista la terza vittoria consecutiva nel derby della Lanterna. La striscia si interrompe però nella gara di ritorno, l’11 aprile 2010, quando i blucerchiati vincono di misura grazie a un gol di Cassano. Per Gasp, che verrà esonerato qualche mese più tardi, si tratta dell’ultima stracittadina genovese, almeno per qualche anno.
Ko in terra cinese
Nell’estate 2011 Gian Piero ha la grande chance di allenare l’Inter e la coglie al volo: peccato che le cose non andranno come si era augurato, e i problemi emergono fin dal debutto ufficiale. Il 6 agosto, allo Stadio Nazionale di Pechino, i nerazzurri - detentori della Coppa Italia - sfidano il Milan di Allegri, che sfoggia il tricolore sul petto. L’Inter va avanti nel primo tempo con una punizione di Sneijder, ma nella ripresa i rossoneri la ribaltano con Ibra e Boateng e si portano a casa il trofeo. Gasp, dal canto suo, non avrà neanche il tempo di dimostrare il suo valore: dopo 4 ko nelle prime 5 gare, viene esonerato, e al suo posto arriva Claudio Ranieri, proprio colui che 14 anni dopo lo convincerà ad accettare la chiamata della Roma.
Prima però Gian Piero si rilancia al Genoa: nei derby non mancano le difficoltà, arrivano tre sconfitte e un pareggio contro la Sampdoria, che però è letteralmente annientata l’8 maggio 2016. A coronamento di un ottimo girone di ritorno, il Grifone schianta 3-0 i blucerchiati con un gol di Pavoletti e la doppietta di Suso: un successo che permetterà a Gasp e ai suoi di chiudere all’undicesimo posto. A seguire il passaggio all’Atalanta, con la quale ha disputato soltanto i cosiddetti derby regionali: il suo ultimo successo risale quindi al 2016, casualmente lo stesso anno in cui la Roma ha vinto per l’ultima volta in casa della Lazio. All’epoca, quando qualcuno gli fa notare che il saldo è comunque negativo, lui replica piccato: «Quelli vinti, li abbiamo vinti meritatamente, spesso dominando, mentre quelli persi lo sono stati di misura. Nel derby incide tanto la convinzione, lo stato d’animo con cui arrivi alla sfida. Nella maggior parte dei casi lo vinci probabilmente durante la settimana». La speranza quindi è che Gasp e i suoi lo stiano vincendo proprio in queste ore.
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