Salah, Smalling, Pinto, Lukaku e Ranieri: quando la Roma si fa (anche) nella City
Sabatini a pranzo a Chelsea con Momo, Dan Friedkin incontra sir Claudio e gli affida il presente e il futuro

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Sono passati poco meno di duemila anni da quando l’allora Londinium rappresentava il capoluogo della Britannia romana; oggi Londra non fa più neanche parte dell’Europa, ma è diventata a tutti gli effetti la capitale del calciomercato europeo, e rappresenta un centro nevralgico anche per quanto riguarda la Roma. Del resto i Friedkin - come Pallotta prima di loro - fanno speso base nella City quando si trovano in Europa: è lì, sulle rive del Tamigi, che per esempio Monchi firmò il suo contratto da direttore sportivo giallorosso, nell’aprile del 2017. Ed è lì che due anni più tardi, nel giugno del 2019, si recarono il nuovo tecnico Paulo Fonseca e il ds Gianluca Petrachi: a pranzo con James Pallotta e Guido Fienga, si gettarono le basi per le strategie di mercato della Roma 2019-20. Petrachi sarebbe durato ben poco, tanto che un anno più tardi - il 30 settembre 2020 - fu proprio Fienga a volare a Londra.
L’obiettivo? Chiudere una volta per tutte la telenovela legata a Chris Smalling, anch’egli di proprietà del Manchester United come Sancho, reduce da un anno in prestito alla Roma e in procinto di trasferircisi a titolo definitivo. Dieci anni fa, per la precisione il 17 luglio 2015, nel richiestissimo ristorante italiano “Zafferano”, a Chelsea, Walter Sabatini gettò le basi per un grande colpo: Mohamed Salah. A pranzo con il calciatore e il suo avvocato, Ramy Abbas, l’allora ds giallorosso ottenne il sì di Momo, che sarebbe sbarcato di lì a qualche giorno.
In tempi più recenti, invece, c’è stato il blitz londinese di Tiago Pinto, che a ridosso del Ferragosto 2021 andò a trattare col Chelsea per Abraham, dopo la decisione di Dzeko di trasferirsi all’Inter. Due anni dopo, il General manager volò oltremanica con Dan Friedkin per convincere Romelu Lukaku a sposare il progetto giallorosso: il centravanti belga tornò proprio con l’aereo pilotato dal patron romanista. Meno di un anno fa, a novembre, a Londra è volato Claudio Ranieri, per parlare con Dan dopo i 53 disastrosi giorni di Juric: un incontro in cui si sono gettate le basi anche per il futuro, con la decisione di affidare a Sir Claudio prima la panchina, poi il ruolo strategico di Senior advisor che oggi ricopre.
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