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Quella LuPa famelica più con le prede afferrabili

Lukaku ha timbrato solo contro il Napoli. Nei 20 gol romanisti in Serie A di Dybala l’unico a una grande è stato con l’Inter, a San Siro 16 mesi fa

Dybala e Lukaku esultano dopo la rete alla Cremonese

Dybala e Lukaku esultano dopo la rete alla Cremonese (GETTY IMAGES)

12 Febbraio 2024 - 08:47

Quando le stelle non brillano, l’obiettivo appare fisiologicamente meno luminoso e più arduo da raggiungere. Eppure alla Roma gli interpreti di livello non mancano, quantomeno nel reparto offensivo. Ma la fatica immane che ormai da anni accompagna questa squadra - con qualsiasi guida tecnica e con ogni giocatore - nel racimolare punti negli scontri diretti, la dice lunga sulla scarsa incisività che anche i campioni più acclamati hanno avuto in quelle sfide.

La partita di sabato contro l’Inter ha reso evidente una volta di più un dato già acquisito da tempo: i giallorossi di maggior talento non riescono a lasciare il segno contro le grandi. Il rendimento specifico di Dybala e Lukaku ne è la certificazione attuale. Nonostante numeri importanti per entrambi (27 reti per la Joya nelle due stagioni in giallorosso, di cui 20 in campionato; e 15 centri per il belga, 9 dei quali in Serie A), la coppia di attaccanti che ha legittimamente entusiasmato la piazza scegliendo la Roma, ha però messo il timbro sui big match soltanto in due occasioni. Una ciascuno.

Nel computo rientra anche il 2022-23 per quanto riguarda l’argentino, che l’unica rete a una squadra di alta classifica l’ha rifilata proprio all’Inter, ma oltre un anno fa (per l’esattezza il 1° ottobre 2022, ottava giornata dello scorso campionato). Firma preziosa in tutti i sensi quella della Joya a San Siro, che guarda caso ha coinciso con una delle rare vittorie romaniste (2-1) su avversarie di vertice. Sorte affine per Big Rom, che fra le vittime illustri annovera per ora il solo Napoli, piegato 2-0 all’antivigilia di Natale grazie a una prodezza di Pellegrini e al gol del belga che ha chiuso il match nel recupero.

Per il resto una serie di prestazioni poco consone alle rispettive potenzialità - quando non decisamente scialbe - hanno caratterizzato le presenze del tandem d’attacco nelle partite di cartello. E i tentativi ormai sono in numero consistente: dodici le gare d’alta quota cui ha preso parte Dybala, sei (più uno scampolo all’andata col Milan, nel giorno del suo debutto romanista) quelle di Lukaku. Mentre il centravanti attraversa un generale periodo di appannamento - dovuto anche al suo utilizzo quasi ininterrotto  - Paulo aveva ripreso a incantare poco prima dell’ultimo incrocio coi nerazzurri, firmando 3 gol nelle 2 giornate precedenti. Ma ci sono altri scontri diretti per cambiare marcia alla Roma. E sufficiente margine per entrambi per rimpinguare il magro bottino.

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