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l'amichevole

4-3-3 e Lukaku: DDR porta i bimbi al Park

Ad inizio ripresa va a segno Joao Costa. Pareggia Ferreira Carrasco, poi entra e risolve Romelu

Lukaku contro l'Al-Shabab

Lukaku contro l'Al-Shabab (GETTY IMAGES)

25 Gennaio 2024 - 07:00

Daniele De Rossi ha portato i suoi bimbi al park, nello specifico all’Al Awal di Riad, per dare un senso a questa amichevole programmata tra un’insidiosa sfida di campionato e un’altra e che però gli ha dato la possibilità di conoscere un po’ meglio i suoi ragazzi, stavolta proprio nel senso letterale del termine. L’amichevole è stata vinta dalla Roma 2-1, il che non è mai un male. Nel tabellino sono finiti Joao Costa, autore del primo goal su assist di Zalewski, e Romelu Lukaku, entrato in campo per l’ultima mezz’ora al posto del solito, abulico Belotti, a ristabilire il vantaggio che era stato messo in discussione dal suo connazionale Ferreira Carrasco con una punizione chirurgica all’incrocio dei pali. L’importante è stato che nessuno si sia fatto male e che l’allenatore abbia potuto continuare ad esprimere il proprio credo tattico modulato sul 433, declinato stavolta con Svilar in porta, una linea difensiva con Celik e Kristensen esterni, Golic e Llorente centrali, un centrocampo con Cristante e Pisilli mezze ali e Paredes in cabina di regia, con Joao Costa e Zalewski esterni d’attacco e il Gallo centravanti. 

Pochi gli spunti di cronaca in un primo tempo giocato su bassi ritmi, servito comunque a capire almeno quello che chiede Daniele De Rossi. Che poi in questo momento non sempre corrisponda con quello che si vede è un altro discorso: in fase di possesso il tecnico vuole che terzini ed esterni alti si dispongano sulla linea del fallo laterale, i due difensori centrali larghi in impostazione, il regista che all’occorrenza diventi il terzo a disegnare, due intermedi pronti a cucire il gioco e ad inserirsi nella fase di rifinitura laddove gli spazi lo consentono. In cronaca vanno segnalati due tentativi di Belotti, il primo al 10’ fuori in diagonale da buona posizione, il secondo di testa alto al 26’. Al 32’ c’è stata la prova del gol arrivato nella ripresa, con cross di Zale e rifinitura fuori di Joao dopo maldestra smanacciata del portiere. Nel finale ancora l’esterno è stato pericoloso con un bel destro in seguito ad azione di calcio d’angolo, poi ci ha provato Celik. In fase di non possesso nella prima fase la Roma non ha praticamente rischiato nulla, cercando pressioni intermittenti con i mediani alti fino all’altezza dei difensori centrali avversari in impostazione, il centravanti chiamato a muoversi a pendolo a disturbare il primo portatore, gli esterni alti a schermare i terzini.

L’unico cambio all’intervallo (Pagano per Golic) ha obbligato Cristante a una nuova performance da difensore centrale, con il neo entrato a rilevarne il ruolo, ma non il peso specifico in mezzo al campo. All’improvviso la Roma si è ritrovata in vantaggio con una bella iniziativa aperta e chiusa dagli esterni offensivi: Zalewski con una finta e una controfinta è andato sul fondo e di sinistro ha alzato una palombella precisa che è ricaduta giusta sul secondo palo a trovare il destro d’interno di Joao Costa che ha preso in controtempo il portiere avversario. Allo scadere dell’ora di gioco sono arrivati altri tre cambi, Karsdorp per Llorente (con Celik abbassato in mezzo), Pellegrini al posto di Paredes in cabina di regia e Lukaku al posto di Belotti. Tre cambi anche per i padroni di casa hanno rianimato le speranze di un pareggio che si è consumato appena Boer ha rilevato Svilar, entrato con Bove a far riposare lo stanco Pisilli e l’esordiente 2006 Nardozi a posto di Joao Costa. È stato Ferreira Carrasco a riportare il risultato in parità togliendo le ragnatele dall’angolino alto della porta giallorossa, insufficiente la spinta a far volare il ragazzino appena entrato. Per forza d’inerzia la Roma si è ributtata alla ricerca del nuovo vantaggio e dopo averlo sfiorato su una bella imbeccata di Karsdorp (piattone di sinistro sottoporta alto sopra la traversa), Lukaku ha rimesso a posto le cose con un controllo spalle alla porta, palla spostata sul sinistro e tiro secco sotto le gambe del diretto marcatore ad ingannare il portiere. Prima della fine spazio per altri bimbi di Daniele: Mannini per Kristensen e Reale per Zalewski. Prima di uscire abbracciato a Lukaku, Ferreira Carrasco ha provato a rovinare la festa della Roma con un’altra bella punizione finita vicina al palo.

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