AS Roma

Lo sprint di Evan

Il ko di Smalling ha costretto Ndicka a giocare sempre da inizio settembre. A gennaio sarà in Coppa d’Africa, ma prima di allora dovrà fare gli straordinari a Roma

Evan Ndicka in azione all'Olimpico

Evan Ndicka in azione all'Olimpico (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
16 Novembre 2023 - 09:12

"Ndicka deve imparare a giocare con noi, perché ancora non sa farlo": lo aveva detto José Mourinho il 19 agosto scorso, alla vigilia della prima di campionato, lasciando intuire come il franco-ivoriano arrivato dall’Eintracht Francoforte avesse bisogno di tempo prima di essere schierato titolare. Poi l’infortunio di Smalling a inizio settembre ha costretto il tecnico portoghese a gettare Evan nella mischia prima del previsto, e il successivo ko di Llorente ha reso il 24enne pressoché imprescindibile. L’ambientamento, com’è ovvio, sta richiedendo tempo, oltre a qualche passaggio a vuoto (si vedano in tal senso la pesante débacle di Marassi, oltre al recente ko di Praga), ma nel complesso è stato lo stesso Special One a incoraggiare Ndicka con parole positive sul suo “apprendistato”. «Non è perfetto - le parole di Mou il 21 ottobre scorso, alla vigilia di Roma-Monza - ma è migliorato molto. Deve ancora imparare, ma sbagliano anche Mancini e Karsdorp che sono con noi da due anni e mezzo, è normale che lo faccia anche lui». Insomma, José aveva messo in conto che il difensore centrale avrebbe avuto bisogno di tempo per integrarsi al meglio nella nuova realtà, in un campionato e in un Paese totalmente nuovi, e per imparare al meglio gli automatismi della squadra giallorossa. 

Giorno dopo giorno, con l’impegno costante e la volontà di migliorarsi, il ragazzo nato a Parigi si sta integrando. E forse non è un caso che i numeri difensivi della Roma siano sensibilmente migliorati, da quando sta giocando titolare. Basti pensare che nelle 3 gare senza Ndicka in campo, i giallorossi hanno incassato 6 gol (quindi in media 2 a partita), mentre con Evan nell’undici titolare sono state subite 11 reti in 13 uscite (media di 0,84 per partita). Troppo presto per stabilire se questi numeri siano cauali o effettivamente frutto di un miglioramento generale del reparto, fatto sta che la squadra concede obiettivamente meno rispetto a inizio stagione: il merito è senza dubbio di una generale compattezza di squadra (seppur altalenante), e Ndicka ne sta beneficiando. 

Tra club e nazionale
Attualmente impegnato con la nazionale ivoriana (che domani inaugura la sua fase di qualificazione ai Mondiali affrontando le Seychelles, mentre lunedì se la vedrà col Gambia), Ndicka sarà chiamato a vivere tre mesi intensissimi: al rientro nella Capitale, otto partite cruciali prima di Capodanno, con Napoli e Juventus a chiudere il nostro 2023; il difensore dovrà presumibilmente giocarle tutte, viste le condizioni ancora incerte di Smalling. L’inizio del 2024, poi, lo vedrà impegnato nella Coppa d’Africa in programma dal 13 gennaio all’11 febbraio proprio in Costa d’Avorio. Ospitando il torneo, gli “Elefanti” (che nel girone affronteranno Nigeria, Guinea-Bissau e Guinea Equatoriale) vorranno arrivare fino in fondo. L’auspicio di Mou e dei i romanisti, pur con tutto il rispetto, è esattamente il contrario, e cioè che Ndicka rientri ben prima della fine della competizione. A questo, però, si penserà più in là: ora c’è da focalizzarsi su un altro tour de force fondamentale per campionato ed Europa che attende Ndicka e la Roma dopo la sosta.

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