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I precedenti

La scossa generata dai colpi più duri

Diverse le batoste negli ultimi anni: dalle coppe al campionato, i tremendi ko hanno prodotto cambi di marcia decisivi

La squadra dopo Genoa-Roma

La squadra dopo Genoa-Roma (GETTY IMAGES)

30 Settembre 2023 - 08:50

Non è soggetto ai principi della dinamica né è una scienza esatta, ma a volte perfino il calcio risponde alla massima «a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria». Ne sa qualcosa la Roma, che negli ultimi anni è incappata in batoste terrificanti più volte di quanto sarebbe stato lecito attendersi. Nonostante proprietà, dirigenti e allenatori molto differenti fra loro. Eppure nella maggior parte dei casi la squadra della Capitale ha saputo riprendersi, a volte traendo perfino la forza adeguata per trasformare la pesante delusione in grande rivincita.

In principio fu Spalletti. La Roma allenata dall’attuale ct azzurro attraversa forse il suo momento più florido quando affronta in Champions il Manchester United di Ferguson, Rooney, Giggs e un giovane CR7. Il gruppo guidato da Totti e De Rossi ha dato spettacolo a Lione eliminando una delle favorite del torneo e all’Olimpico piega anche i Red Devils. Ma il 10 aprile 2007 Old Trafford diventa il teatro degli incubi e il rientro in Italia è mesto. Il tecnico toscano si presenta in conferenza con tutta la squadra a chiedere scusa, promettendo pronto riscatto. Detto fatto: il 15 aprile la malcapitata Sampdoria viene travolta 4-0. Quella stagione si conclude con la Coppa Italia, il primo dei tre trofei conquistati nei quindici mesi seguenti.

Sette anni dopo è un’altra corazzata a ridimensionare i sogni di gloria giallorossi in Champions: il 21 ottobre 2014 il Bayern di Guardiola maramaldeggia nella Capitale. La squadra di Garcia incassa sette gol davanti al proprio pubblico, che però a fine match urla «Vinceremo il tricolor». La reazione non è immediata: serve un pari con la Samp (0-0) prima del ritorno al successo (2-0 al Cesena), ma a fine stagione la Roma sarà seconda in A dietro la Juventus dei molteplici scudetti consecutivi. Il 30 gennaio 2019 tocca a Di Francesco subire una sconfitta dalle stesse proporzioni, ma in Coppa Italia e contro la Fiorentina. Tre giorni dopo col Milan non si va oltre l’1-1, poi arriva la vittoria per 3-0 con il Chievo, ma l’annata è di quelle storte e un’altra serie di ko difficili da digerire porterà all’avvicendamento in panchina con Ranieri. Anche la Roma targata Jm vive però le sue debacle: la prima è in casa del Bodo nel girone di Conference, datata 21 ottobre 2021. A fine gara Mou tuona e mette ai margini buona parte dei giocatori (quasi tutti ceduti a gennaio): il passo giusto si riprende gradualmente (0-0 col Napoli, poi vittoria 2-1 a Cagliari), ma è qualche mese dopo che arriva la rivincita, prima coi norvegesi e poi col trionfo in coppa. Qualche mese dopo una bruciante rimonta subita con la Juve in A (da 3-1 a 3-4) dà il via a 12 risultati utili consecutivi e al definitivo assetto difensivo a tre. Poi lo scorso anno: allo 0-4 di Udine segue l’1-2 col Ludogorets e la vittoria con lo stesso punteggio a Empoli. Ma a fine stagione arriva la seconda finale europea consecutiva.

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