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Dopo Siviglia

Belotti e Camara, se gli ultimi arrivati danno nuova linfa

Partiti come seconde linee, contro il Betis hanno confezionato il gol del pari. Visti i tanti indisponibili, il loro apporto ora è fondamentale

Belotti e Camara esultano dopo il gol

Belotti e Camara esultano dopo il gol (As Roma via Getty Images)

15 Ottobre 2022 - 09:15

Quella per cui nell’arco di una stagione calcistica serve l’apporto di tutta la rosa sarà anche una frase fatta, ma nasconde una buona dose di verità. È così sempre, e lo è a maggior ragione per una squadra che - come la Roma - è impegnata su più fronti, tra campionato ed Europa League (in attesa della Coppa Italia); e ancor di più quest’anno, durante il quale la lunga sosta invernale per il Mondiale in Qatar divide di fatto in due la stagione. Se poi, come José Mourinho, ti trovi già a inizio stagione a dover fare i conti con le assenze di gente del calibro di Gini Wijnaldum e Paulo Dybala (oltre a Celik, Karsdorp, Kumbulla, Zaniolo, Pellegrini e chiunque manchi o sia mancato finora), allora l’apporto di quelle che sulla carta potrebbero essere considerate seconde linee diventa letteralmente fondamentale.

Così è stato giovedì sera allo Stadio Villamarin, con Mady Camara e Andrea Belotti che hanno confezionato il gol del pareggio, preziosissimo, contro il Betis. Loro, gli ultimi due acquisti del mercato estivo di Tiago Pinto e della Roma, adesso sono chiamati a dare il loro contributo in un momento cruciale della stagione. Le assenze sono tante e pesantissime, perciò c’è bisogno del dinamismo del centrocampista guineano e del centravanti ex Torino. Arrivati per puntellare la rosa, adesso - con otto partite in meno di un mese - torneranno utili a Mourinho per far rifiatare i vari Matic, Cristante e Abraham.

Sacrificio e fiuto del gol

Una trattativa partita da lontano, quella tra la Roma e Belotti, che si è concretizzata soltanto negli ultimi giorni di agosto in seguito alla cessione di Felix alla Cremonese. La volontà di legarsi era forte da entrambe le parti, ma si è dovuto attendere. Eppure, il “Gallo” è stato chiaro: una volta sentita la proposta della Roma, la decisione è stata presa, e alla fine la pazienza ha dato i suoi frutti. Serviva come il pane un vice-Abraham, e Andrea era il profilo ideale: lo sta dimostrando giorno dopo giorno, non solo con i 2 gol finora realizzati in Europa League (è ancora a secco in campionato), ma anche con l’abnegazione e lo spirito di squadra con i quali scende in campo ogni volta, indipendentemente dal fatto se giochi titolare o se invece subentri a partita in corso. L’ex capitano granata può essere l’alternativa ad Abraham, ma può anche giocare con il collega di reparto, come accaduto proprio a Siviglia. Visto il momento opaco che sta vivendo l’inglese, non è fantascienza pensare a Belotti unica punta titolare e l’ex Chelsea pronto a subentrare: Mou lo ha già fatto col Lecce e nulla gli vieta di riproporre questo assetto in futuro. Quel che più conta è l’atteggiamento con il quale il “Gallo” scende in campo, e in tal senso finora l’attaccante è stato perfetto: grinta, voglia di lottare, spirito di sacrificio e totale dedizione alla causa. Proprio ciò che chiede lo Special one ai suoi.

Dinamismo

Identikit totalmente diverso rispetto a Matic e Cristante, quello di Mady Camara: il guineano, prelevato in prestito dall’Olympiacos per rimpiazzare Wijnaldum dopo la rottura della tibia, finora non è mai partito titolare. Ha collezionato sette spezzoni di gara, nei quali ha fatto vedere cose buone. Certo, adattarsi al calcio italiano non è facile e richiede tempo, soprattutto per chi agisce nella zona nevralgica del campo, ma il numero 20 ha messo in mostra un ottimo dinamismo e la propensione ad attaccare l’area avversaria; caratteristiche che mancano a Cristante e Matic, maggiormente dediti alle geometrie e all’interdizione, ma fondamentalmente “mono-passo”. 

Avere invece un calciatore dinamico ed esplosivo atleticamente, un po’ come lo era Veretout, fa al caso della Roma, che spesso ha evidenziato una certa lentezza nell’impostazione e anche nel ripiegamento difensivo. Camara, in tal senso, può risultare utilissimo, mettendo a disposizione verticalizzazioni e polmoni. Lui e Belotti, arrivati in sordina negli ultimi giorni di mercato, adesso sperano di scalare ulteriormente le gerarchie e di portare nuova linfa alla squadra giallorossa in vista dei prossimi, cruciali impegni. 

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