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La chiave tattica

Senza Mancini, col Verona ipotesi ritorno alla difesa a quattro

Smalling e Kumbulla unici centrali di ruolo a disposizione di Mou, che può riproporre il 4231. In alternativa, in mezzo uno tra Cristante e Viña

Marash Kumbulla contro il Sassuolo (As Roma via Getty Images)

Marash Kumbulla contro il Sassuolo (As Roma via Getty Images)

15 Febbraio 2022 - 11:36

L'emergenza è ormai la normalità in casa giallorossa: tra squalifiche e infortuni, di rado José Mourinho è riuscito ad avere tutta la rosa a disposizione. Sarà così anche sabato pomeriggio contro il Verona quando, per uno Zaniolo che rientra dalla squalifica, ci sarà un Mancini fermato dal Giudice sportivo per il giallo (il decimo) rimediato domenica al Mapei Stadium. Considerando che, oltre all'ex atalantino, mancherà anche Ibañez (per lui almeno un altro mese di stop), i grattacapi per lo "Special One" stavolta riguarderanno il reparto difensivo. E perciò non è da escludere che Mou decida di tornare alla difesa a quattro vista fino a inizio novembre.

Le possibilità

Chris Smalling e Marash Kumbulla, unici centrali di ruolo a disposizione, saranno chiamati a comandare il pacchetto arretrato: questa è l'unica certezza per José, che di recente ha ribadito di prediligere (almeno in questo preciso momento) la difesa a tre. Ma il portoghese ha fatto capire che le scelte si faranno di partita in partita, a seconda delle caratteristiche dell'avversario e delle condizioni dei suoi: tutt'altro che integralista, il portoghese ha dimostrato di essere aperto a più soluzioni, nel solo e unico interesse della squadra e facendo di necessità virtù con gli elementi a disposizione. Nel caso in cui si dovesse optare per un ritorno al 4-2-3-1 di inizio stagione, per le corsie laterali sarebbe una corsa a tre per due posti (Karsdorp, Viña e Maitland-Niles); in mediana Sergio Oliveira e uno tra Cristante, reduce dal gol in extremis a Reggio Emilia, e Veretout. Quindi una batteria di trequartisti che potrebbe tornare all'antico, con Zaniolo a destra, Pellegrini in mezzo e Mkhitaryan a sinistra, e Abraham terminale offensivo. Di fatto, l'attacco con il quale Mourinho aveva iniziato la stagione, salvo poi trovarsi costretto a cambiare le carte in tavola a causa dell'infortunio di Pellegrini.

Un'alternativa, per quanto inedita finora, è rappresentata dal 4-3-1-2, possibile grazie soprattutto alla duttilità di Mkhitaryan e Capitan Pellegrini: in grado di agire indifferentemente come mezzali e come trequartisti, uno tra l'armeno e il numero 7 potrebbe sistemarsi a centrocampo, al fianco di Cristante e Sergio Oliveira, con l'altro ad agire tra le linee, alle spalle di Abraham e Zaniolo. Micki, definito «indispensabile» da Mourinho nel post-gara di Reggio Emilia, ha dimostrato di trovarsi a suo agio sulla mediana, perché sa dare geometrie, aiuta nel pressing e recupera molti palloni, ma inevitabilmente venendo arretrato il suo apporto in fase offensiva viene un po' meno. Lollo, invece, nasce proprio in quel ruolo lì, e lo ha ricoperto anche l'altra sera contro il Sassuolo. C'è anche l'ipotesi - per quanto piuttosto remota - di un 4-3-3 con Pellegrini a fare la mezzala e Mkhitaryan ala sinistra in un tridente completato da Abraham e Zaniolo, ma allo stato attuale delle cose Mourinho non sembra intenzionato a percorrere questa strada.

Con i tre dietro

C'è anche la possibilità che Mourinho decida di procedere in ogni caso con la difesa a tre, nonostante le assenze: il tecnico ha più volte ribadito che l'attuale modulo (che sia 3-5-2 o 3-4-1-2) ha dato maggiore solidità e sicurezza alla squadra, per quanto i risultati siano stati un po' altalenanti. In tal caso, sarà necessario adattare qualcuno in un ruolo non suo: i principali indiziati, in tal senso, sono Bryan Cristante e Matias Viña. Il primo, spesso utilizzato come centrale di difesa da Paulo Fonseca nella passata stagione, garantirebbe maggiore qualità nell'uscita del pallone, ma evidenzia (com'è ovvio che sia) delle lacune in marcatura; contro una squadra ben organizzata come il Verona, che fa degli inserimenti dei trequartisti in area il marchio di fabbrica del suo gioco, la scelta dell'ex atalantino appare piuttosto rischioso. Il terzino uruguagio anche non è nuovo a quella posizione, ricoperta però soltanto in poche circostanze di emergenza; più veloce rispetto a Cristante, non ha però le stesse doti in fase di impostazione. Occhio infine a Karsdorp, che in un paio di occasioni si è spostato al centro con Fonseca: quella dell'olandese è comunque l'ipotesi più remota. Oggi, nel frattempo, la squadra tornerà ad allenarsi dopo il giorno di riposo concesso da Mou. Da valutare le condizioni di El Shaarawy, che ha saltato la trasferta di Reggio Emilia per un fastidio al polpaccio sinistro.

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