ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Le parole

Mourinho: "Maitland e Sergio migliorano la squadra. Siamo pronti per i 3 punti"

Il tecnico in conferenza stampa: "L'assenza dei tifosi deve motivarci. Sono soddisfatto del mercato, non mi aspetto un terzo arrivo. Il Cagliari punterà al pareggio"

José Mourinho in conferenza stampa (Getty Images)

José Mourinho in conferenza stampa (Getty Images)

La Redazione
15 Gennaio 2022 - 13:38

Domani alle 18 la Roma affronterà il Cagliari nella gara valida per la ventiduesima giornata di Serie A. Alla vigilia della sfida con i rossoblù il tecnico della Roma, José Mourinho, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue parole.

Sulla gara di domani e sul pubblico allo stadio, limitato a 5.000 spettatori
"Penso che la classifica è momentanea. Il Cagliari non sarà lì a fine stagione. L'allenatore e i calciatori hanno esperienza. Ora hanno trovato il modo di giocare e fare punti: ne hanno fatti 6 nelle ultime due. Vengono a Roma per cercare di fare punti. Anche in un momento difficile ha vinto all'Olimpico contro la Lazio, se non sbaglio. Questo dimostra che è una squadra in grado di giocare con avversari con potenziale più alto. Noi abbiamo perso le ultime due e abbiamo fatto un punto nelle ultime tre. Dimentichiamo le ultime tre partite e pensiamo alla prossima, abbiamo lavorato tutta la settimana analizzando i problemi, dopo l'ultima non serve solo lavorare ma anche recuperare, motivare e far rialzare la gente. Non è mai facile dopo che perdi una partita come quella contro la Juventus. Con 5.000 persone uno Stadio come l'Olimpico è vuoto: mi dispiace per la squadra ma ancora di più per i tifosi, che come sempre sarebbero voluti venire. Cerchiamo di fare di questo una motivazione extra: cerchiamo di dare qualcosa alla gente innamorata della Roma e che non potrà esserci".

Oliveira può costruire il gioco? Dove può giocare? Sarà lui il nuovo rigorista della squadra?
"Non ho ancora pensato al fattore rigori, dobbiamo deciderla ma vedremo poi, in questo momento non posso rispondere. Questa settimana abbiamo lavorato su tante cose ma non sulle palle inattive e sui rigori. Abbiamo cercato di dare a Sergio e Maitland la conoscenza tattica della squadra. Tanti, oltre loro, non sono vicini ad essere tatticamente perfetti. Non ho mai pensato che sarebbe stato possibile prendere Sergio con questa modalità, del prestito. Conoscendo i nostri profili di mercato e l'importanza di Sergio e la squadra con cui giocava, che cerca di vincere campionato e Europa League, non ho mai pensato sarebbe stato possibile prenderlo. Quando è arrivata la possibilità ho detto subito di sì, non perchè è un regista o un centrocampista centrale o perchè può migliorare la squadra nell'organizzazione. Sergio è un giocatore diverso, con un carattere e personalità di cui noi necessitiamo. Viene da un club con una mentalità che conosco molto bene  e ho pensato subito che dal punto di vista del comportamento in campo e della personalità sarebbe stato importante per noi. È multifunzionale, calcia bene da fuori area, ha esperienza e può migliorare la squadra e le opzioni che abbiamo. Questa finestra è stata positiva perchè abbiamo preso due giocatori presto ed è merito del direttore, e abbiamo preso due calciatori che migliorano tanto le nostre opzioni. Finora abbiamo giocato 7 mesi con un solo terzino destro, ogni volta che Karsdorp aveva un problema era difficile per noi, adesso abbiamo Maitland: anche se Karsdorp non ha giocato contro la Juve non è stato un problema per noi. Maitland può giocare anche a sinistra. Sergio a centrocampo può fare tutto: non è regista, non gioca solo davanti la difesa: può fare tutto. Per noi è molto importante migliorare le opzioni che abbiamo poco a poco e questi giocatori ci danno equilibrio. Dare questi due calciatori, con le uscite degli altri che non hanno mai giocato o lo hanno fatto pochissimo, per noi è importante".

El Shaarawy sta bene? Sarà convocato domani?
"Sono stato simpatico a fare la conferenza alle 2, ma potrò rispondere solo alle 7. Solo in quel momento potrò dire qualcosa in più. Non si è mai allenato con noi in settimana, se lo farà oggi sarà in panchina perchè altrimenti non abbiamo opzioni. Probabilmente avremo cinque Primavera in panchina, per questo se uno che non si è allenato come lui lo farà oggi potrà essere in panchina".

Sugli indisponibili.
"Non posso dire gli indisponibili ma quelli che non si sono allenati finora con noi. Ci alleniamo alle 5 per dare più spazio al recupero. Sapete gli squalificati, poi ci sono Stephan, Smallling, Karsdorp, che non si sono allenati con la squadra".

Da cosa dipende l'involuzione di Veretout? Lo considera ancora fondamentale?
"La nostra rosa, se vedi partite e minuti giocati, può essere grande nei numeri ma nella pratica sono 14/15 giocatori che giocano sempre e quasi tutti i minuti. Questi sono super importanti per noi, normalmente nessuno dovrebbe esserlo. Fino alle settimana scorsa Karsdorp era indispensabilissimo, ma ora già non lo è. Più è corta la rosa più lo sono i giocatori. Ora con i nuovi arrivi possiamo dare ossigeno ai calciatori, così posso dire che Veretout sarà sempre importante per noi per la qualità che ha, ma nelle ultime partite non è stato benissimo, non come il potenziale che ha".

Con i due innesti la rosa è completa? Il mercato è concluso?
"Io sono contento perchè conosco il profilo di mercato che possiamo fare. Riconosco e ringrazio lo sforzo della società e il lavoro di Pinto. Abbiamo fatto un buon mercato in funzione delle nostre possibilità. In questo momento il mercato è complicato, anche per le squadre che hanno tanti soldi da spendere, immagina per noi. Prendere due calciatori in prestito, già pronti per giocare, migliora il profilo della rosa. Sergio può giocare in tutto il centrocampo, Maitland su entrambi i lati anche con la difesa a tre. Su Calafiori, Borja e Gonzalo: scambiare quello che hanno giocato con i minuti che possono fare Maitland e Sergio per noi è un miglioramento. Non mi aspetto un terzo giocatore, penso che abbiamo fatto il possibile e lo abbiamo fatto presto. Sono contento per come sono andate le cose".

Qualche novità sul rientro di Spinazzola? In fase di non possesso chiede lei di fare riferimento alla palla e non ai calciatori avversari?
"Io chiedo il contrario di ciò che è stato fatto. Quando giochiamo a due chiedo pressione sul lato della palla e coperture diagonali al secondo di centrocampo. Una cosa è pressare alto, come abbiamo fatto contro la Juve una cosa pressare in blocco..  Abbiamo preso gol per questo problema. Il gol di Dybala è stata la seconda volta che è successo in quella partita. Nel primo tempo la Juve ha tirato in porta una volta e ha fatto gol. Il secondo centrocampista si è fatto attrarre dal pallone e non ha coperto sull'avversario: il centrocampista di destra pressava la palla e il secondo non faceva la copertura. Quello che abbiamo fatto è stato esattamente l'opposto di quello che chiedo io, ma può succedere di sbagliare.
Su Spinazzola vorrei sapere chi è il fenomeno o il pazzo che ha detto che sarebbe rientrato a novembre, dopo l'infortunio che ha avuto. Una lesione super difficile da recuperare, impossibile a novembre. Sembra che ogni settimana che passa sia una in più. io dal primo giorno ho pensato che non lo avrei avuto per tutta la stagione. Ogni partita che migliora io sono contento. Se lui mi arriva a maggio o aprile, io sarò contento. La lesione è troppo dura, il recupero non è mai una linea retta, ha sempre alti e bassi. È molto complicato ma sono tranquillo. Lui è quello che soffre di più ma io ogni giorno gli dico che manca un giorno e un allenamento in meno. Lavoriamo in tranquillità con lui. Paino piano lo rivediamo".

Dopo Roma-Juve si è parlato di collasso. Come ha preso la squadra le sue parole e come si può migliorare questa attitudine a uscire dalle partite?
"Penso che loro abbiano preso bene le mie parole. Non è facile da sentire e leggere, però per gente che vuole migliorare e si fida della mia esperienza, ho visto questa gente aperta e positiva quando abbiamo parlato. Tutte le cose che dico alla stampa le dico anche nello spogliatoio, e vado ancora più nel profondo e nell'individualità. Lo abbiamo fatto, ho sentito gente che vuole migliorare, non è gente permalosa o scontenta per la critica. Mi fa piacere lavorare con questa gente, ho già parlato anche della situazione tattica spiegata prima, che Lo Monaco ha letto bene. In quell'arco di tempo con tre gol presi abbiamo fatto un fallo. Io ne avrei fatti quattro da solo in campo. Siamo un pochino naif, Ieri Sergio diceva che ci sono tanti giovani, anche quelli di profilo più alto, come Pellegrini e Mancini non hanno raggiunto i trenta anni, nemmeno i 27/28. Serve pazienza".

Quei 10 minuti contro la Juve hanno offuscato i precedenti 70'. Che gara sarà col Cagliari?
"Il risultato ha offuscato i 70 minuti, li offusca per i tifosi e giornalisti, non per noi che ci siamo dentro e ci abbiamo lavorato tanto. Noi abbiamo analizzato tutto, molto di più i fantastici 70 che il disastro nei 10'. Abbiamo fatto tante cose bene, non possiamo dimenticarlo. Il risultato è la cosa più importante e per quello abbiamo sentito dolore. Per 70' abbiamo gestito bene la palla, pressato, mantenuto un ottimo atteggiamento, anche in costruzione. Ogni volta che la squadra sbagliava lo abbiamo analizzato. I giocatori non devono essere attratti né dalla palla né dall'uomo. Abbiamo analizzato sia la prospettiva mentale e psicologica che tecnico-tattica. Abbiamo fatto errori individuali. Io ho detto che Eldor non ha chiuso bene sul terzo gol, ma ci sono altri errori dopo. Però è stato difficile farlo dopo il peso di quella partita, che non si dimentica in 48 ore. Abbiamo lavorato bene. Conosco Mazzarri, sappiamo che la squadra è competitiva e viene qui per prendere un punto, ma qualche volta parti per farne uno e ne puoi fare 3. Non sarà facile. Abbiamo preparato la squadra per giocare contro una squadra che fa quel tipo di gioco. Anche noi abbiamo bisogno di punti, siamo preparati per prendere i tre punti".

© RIPRODUZIONE RISERVATA