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Fiorentina-Roma: a centrocampo ancora Nzonzi e Cristante

In mezzo al campo gli uomini li decide il giudice sportivo. Difficile rinunciare a questo Zaniolo. In attacco più Dzeko che Schick. Dietro torna Florenzi

, di LaPresse

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29 Gennaio 2019 - 09:08

Scarico e ricarica. Da queste due azioni riparte la Roma dopo la mezza batosta e l'ennesimo double face stagionale di Bergamo a poche ore da un altro crocevia importante della seconda annata di Di Francesco nella Capitale, la gara del Franchi con la Fiorentina valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Già, la Coppa Italia, che quest'anno più che in altre occasioni, sembra essere un obiettivo molto concreto per tutti a Trigoria. Perché snobbarlo sarebbe delittuoso. Lo ha chiesto la Curva Sud, lo testimoniano le parole dei protagonisti, che sanno che non sarà facile, perché la Fiorentina è avversario ostico e perché il cammino, semmai, per la finale, è tortuoso almeno come quanto la strada che porta a Torino, sponda Juventus. Sempre che a Gasperini e ai suoi ragazzi che sembrano avere una batteria al litio di ultimissima generazione, non riesca uno sgambetto clamoroso alla Vecchia Signora. E in quel caso, specie dopo il 3-3 dell'Atleti Azzurri d'Italia, ci sarebbe una bella occasione per la Roma di rifarsi. Ma prima di tutto c'è la Fiorentina. Gara fondamentale, come sanno bene dalle parti di Trigoria, a partire dal più giovane. l'uomo del momento, che anche contro i nerazzurri si è fatto notare con due assist decisivi: «Non passa il dispiacere per non aver portato a casa i tre punti, ma ora dobbiamo pensare solo a mercoledì che è troppo importante», ha scritto Zaniolo su Instagram.

Verso Firenze

Fermi ai box Mirante, Juan Jesus, Perotti, e Ünder, che sono stati sottoposti solo a terapie. Nessuno è recuperabile per Firenze. La squadra oggi effettuerà la rifinitura a Trigoria per poi raggiungere il capoluogo toscano in treno nel pomeriggio. Scarico ieri per chi ha giocato a Bergamo e ricarica per tutti. Perché le scorie negative che lascia un pareggio, l'ennesimo, che sa di sconfitta (e che poi, tutto sommato, è un punto guadagnato), vanno ben presto allontanate. Ricarica. Una parola sola. L'unica via per riprendere il filo di un discorso solo accennato, quello visto nel primo tempo della gara di domenica pomeriggio con l'Atalanta. Ben giocato, che non significa non aver concesso nulla a un'ottima squadra, anzi. Ma testimonia un atteggiamento tanto propositivo quanto cinico.
Contro i viola ci saranno delle novità. A partire dalla difesa, dove con tutta probabilità sarà riproposto Florenzi al posto di Karsdorp, che al di là dalla disattenzione sul gol di Castagne ha accumulato tre partite giocate dopo tanta inattività, e Fazio, che dovrebbe prendere il posto di Marcano da centrale affianco a Manolas. Pochi, o comunque meno dubbi in mezzo al campo. Le squalifiche con vista Milan di Cristante e Nzonzi, che verranno ratificate alla fine della 2ª giornata di ritorno della Serie A, tolgono un impaccio a Di Francesco che li potrà schierare senza problemi nella linea mediana (si riposeranno col Milan), tutto a vantaggio del recupero di capitan De Rossi che sta accelerando per essere pronto per la sfida di domenica prossima coi rossoneri. Andando qualche metro più avanti il dubbio è sulla destra, perché Zaniolo può essere confermato nel 4-2-3-1 come vice-Ünder (anche considerando la prova inconsistente di Kluivert a Bergamo), con Pellegrini sulla trequarti e il capocannoniere El Shaarawy là dove di solito spazia: a sinistra. In alternativa Santon terzino e Florenzi più avanti, con uno tra Pellegrini e Zaniolo escluso. In attacco chiede spazio Schick, che però difficilmente scalzerà Dzeko, fresco di doppietta.

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