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Nainggolan: "Se fossi rimasto a Roma avrei potuto scatenare una guerra ogni giorno"

Il centrocampista belga: "Monchi ha mandato emissari per vendermi in Turchia senza che io lo sapessi. Non si è comportato in modo professionale nei miei confronti"

Radja Nainggolan, di LaPresse

Radja Nainggolan, di LaPresse

La Redazione
16 Marzo 2019 - 12:09

Radja Nainggolan torna a parlare del suo addio alla Roma. Il centrocampista belga ha rilasciato un'intervista al portale hln.be. Ecco le sue dichiarazioni.

"Ho avuto un battibecco con il direttore sportivo Monchi, non si è comportato in modo professionale nei miei confronti. Se in estate mi avesse detto 'ti vogliamo cedere' io l'avrei accettato. Invece non ha fatto così, e nel frattempo ha mandato alcuni intermediari in Turchia per cedermi a mia insaputa. A quel punto ho capito che il mio tempo a Roma era finito, era o lui o me. Perché se fossi rimasto a Roma, con la mia personalità, dopo quello che mi ha fatto avrei potuto scatenare ogni giorno una guerra mondiale".

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