Difficoltà e gestione: il rendimento della Roma post-Europa League
Nel 2024-25, 6 vittorie, 2 pareggi e 4 ko nei match di Serie A successivi agli impegni europei. Con Juric tanti cambi. Dall'arrivo di Ranieri la rinascita

(MANCINI)
La prima di Europa League è andata. E ha portato tanti nuovi sorrisi sui volti di giocatori e tifosi. Adesso, davanti alla Roma si prospettano due nuove sfide: la prima è quella col Verona; la seconda riguarda la costanza che i giallorossi dovranno mantenere per accumulare quanti più punti possibili, prima e dopo la sosta di ottobre. E proprio quella coi gialloblù sarà la prima opportunità per tornare a splendere subito in Serie A. Ci saranno forze da gestire, scelte da fare. Cercando di apprendere quanto accaduto, dopo le gare europee, nelle passate stagioni.
Difficoltà post-europee
La stagione 2024-25 della Roma può rivelarsi, in questo senso, una linea guida da tenere in considerazione. Anche perché è la prima con otto gare nella prima fase europea, invece di sei: significa energie in più da mettere al servizio della squadra. Dopo le soste, al termine dell'annata, sono 6 le vittorie ottenute in campionato, con due pareggi, quattro ko e un rendimento nettamente in crescendo. Anche a causa di ostacoli mentali, oltre che fisici. E in gran parte legati alla prima parte di stagione non proprio eccellente. Anzi, tutt'altro.
Perché in seguito alla prima con l'Athletic, un 1-1 all'Olimpico, la Roma batte il Venezia 2-1 in rimonta. Sempre in casa. Dopodiché, l'andazzo è quasi per nulla positivo. Al ko con l'Elfsborg si risponde a metà e col Monza, il 6 ottobre, arriva un pari (1-1) condito da polemiche per un rigore non concesso. In panchina c'è Juric e ci sarà anche quando dopo il successo con la Dinamo Kiev (1-0) arriva la debacle di Firenze; e, ancora, quando qualche giorno dopo l'1-1 con l'Union Saint-Gilloise, in una gara apparentemente alla portata, la Roma cade col Bologna all'Olimpico. 2-3, Juric fuori. Un evento che permette ai giallorossi di alzare, seppur timidamente all'inizio, la testa.
In meglio con Ranieri
Sir Claudio sbaglia le prime due post-Europa League. Due risultati positivi in coppa (2-2 a Londra col Tottenham, 3-0 contro il Braga nella Capitale). Ai quali non si dà seguito in Serie A: 0-2 con l'Atalanta (di Gasperini), 0-2 a Como. In quella gara che segna, sostanzialmente, la svolta. All'impegno europeo successivo, quello con l'Az (un ko per 0-1 in Olanda), segue il 2-1 in rimonta all'Udinese. Il pari col Napoli, dopo il Francoforte, resta l'ultimo risultato "a metà". Perché la Roma ne vince quattro su quattro successivamente agli ultimi due doppi confronti con Porto e Athletic: 1-0 a Parma, 4-0 col Monza, 1-0 a Empoli, altro 1-0 col Cagliari. Alla fine, 20 punti conquistati al ritorno in campionato su 36 totali. Poco più della metà. Anche a causa di una prima parte di stagione sotto le aspettative.
Turnover e gestione delle forze
All'inizio, si sa, le energie sono maggiori. E vengono spese con più efficienza. Eppure, all'inizio del 2024-25, la Roma cambia tanto tra Europa League e Serie A: complici fatiche legate a viaggio, spostamenti e abitudini non rispettate. Se sono solo tre le modifiche apportate tra Athletic e Venezia (dentro El Shaarawy, Soulé e Pellegrini per Hermoso, Dybala e Baldanzi, ma non a livello di ruolo in campo), lo stesso non si può dire alla seconda. Quando Juric, dopo il ko con l'Elfsborg, ne cambia sei col Monza: out Abdulhamid, Pisilli, Paredes, Hermoso, Baldanzi e Shomurodov; dentro Mancini, Cristante, Koné, ElSha, Pelle e Dovbyk. Quattro, invece, le "sostituzioni" tra Dinamo Kiev e Fiorentina. Sintomo anche di un undici titolare non identificato a pieno dal tecnico croato.
Quello che, tutto sommato, sta cercando di fare Gian Piero Gasperini. Rispetto alla Lazio, sono quattro i cambi col Nizza: El Aynaoui, Tsimikas, El Shaarawy e Dovbyk per Cristante, Angeliño, Pellegrini e Ferguson. Non pochi. Non tanti. Lo scorso anno c'era la stanchezza mentale a fare da ostacolo. Stavolta, l'allenatore pare in pieno controllo della squadra. In attesa di capire quanto i giallorossi hanno accusato il match europeo, a due giorni dal Verona.
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