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Qui Budapest

L'ansia bellissima

Ieri la vera invasione che proseguirà oggi: varie le combinazioni di viaggio, alcune proibitive. In città coppe giganti e traffico più intenso del solito

La Puskas Arena alla vigilia della finale

La Puskas Arena alla vigilia della finale (GETTY IMAGES)

31 Maggio 2023 - 10:53

"Sono a Termini, non si sente parlare che della Roma. In treno è pieno di ragazzi che salgono e poi partono da Milano. Che ansia bellissim"». Ieri mattina, appena svegli, chi è andato al lavoro, chi a scuola o all’università, chi ha salutato i figli agli ultimi giorni dell’anno scolastico, ritoccate sopracciglia e barbe, è iniziata un’altra giornata di trepidazione per i romanisti. Con questi messaggi qui. Che parlano di combinazioni, quelle della cassaforte di quel cuore mezzo giallo e mezzo rosso che da qualche giorno non siamo più in grado di tenere in modalità silenziosa e che custodiamo dentro il petto. In fuori, come sempre. Perché le finali comunque vadano restano un successo e se due consecutive ancora di più. Cuore e speranza, filo conduttore di due stagioni piuttosto inedite per i romanisti, di quelle che ti viene subito quell’abitudine che non sai più toglierti. Un viaggio continuo. Combinazioni, alcune incredibili. Aerei, treni, pullman, macchine, navi e chissà se anche motorini e biciclette. Roma, Napoli, Milano, Belgrado, Trieste, Vienna, Venezia, Philadelphia. Sono solo alcune delle città che in queste ore stanno portando a Budapest. Da un’ora e mezza a venti ore di viaggio con quell’ansia bellissima in corpo. Fino alla Puskas Arena: un impianto moderno e a misura di calcio, che ospiterà questa sera circa sessantamila spettatori. 

Una buona parte di tifosi è arrivata ieri in giornata, con voli di linea e charter per la maggioranza, ma anche via terra, con viaggi davvero lunghissimi e per le strade più disparate, con qualche fila di troppo alla dogana se si è percorsa Slovenia soprattutto. In giro per la città sono visibilmente aumentate le maglie di Dybala, Abraham e Pellegrini, così come quelle degli avversari. Un’altra infornata di appassionati di calcio toccherà terra in Ungheria oggi a poche ore dalla finale. Ovviamente i viaggi organizzati prevedono il trasporto aeroporto-stadio-stadio-aeroporto a fine partita. Il tutto per un totale, compresi i tifosi spagnoli in arrivo, che saranno meno dei sostenitori giallorossi, di oltre 30.000 persone. 
Con l’approdo nella capitale ungherese dei sostenitori di Siviglia e Roma, Budapest ha iniziato a "colorarsi" di arancione e nero, ossia con le tinte dell'Europa League. E sono comparse, come tradizione per le manifestazioni UEFA, le riproduzioni della coppa giganti in giro per il centro, due in questo caso: in piazza Santo Stefano e in piazza San Mattia.

Grande l’indotto grazie all’evento per Budapest, che spera di ospitare in futuro le Olimpiadi e che sta provando in questi anni a svoltare definitivamente alla modernità europea, conservando però il fascino del suo Est e di un’arte tutt’altro che dimenticata. Qualche inconveniente, come da previsione, c’è stato per il grande traffico generato dall’afflusso di tante persone tutto concentrato in due o tre giorni. Anche per questo le autorità locali sconsigliano vivamente l’utilizzo delle macchine private: il trasporto pubblico, tradizionalmente, funziona bene e il centro cittadino, dal quale lo stadio si discosta lievemente, si gira piacevolmente e abbastanza velocemente anche a piedi. Qualche timore – si è elevato un po’ il livello di allerta nelle ultime ore - per possibili infiltrazioni ultras, anche se fino a ieri è filato tutto liscio. Resta divisa in due la città per quanto riguarda le fan zone, con il City park dedicato ai tifosi della Roma: un bellissimo parco naturale a nord della Puskas Arena, Kincsem Park, invece, in zona Sud-Est, per gli andalusi.

A proposito di ansia bellissima, finalmente accessibile da ieri l’impianto teatro della sfida tra la squadra di Mendilibar, in casa per il sorteggio, e quella di Mourinho, dopo le prove generali dei giorni scorsi, con tanto di esposizione della coppa e colonne sonore (per la Roma, ovviamente, suonerà "Roma Roma" di Antonello Venditti, che sarà stasera allo stadio). Un prato che si presenta in splendida forma, calcato ieri anche dai calciatori della Roma prima delle conferenze stampa pomeridiane e prima del rientro in hotel, della catena Hilton, ubicato vicino alla chiesa di San Mattia e dal quale, come se ci fosse bisogno di ricordarsi dell’appuntamento storico di questa sera, c’è una suggestiva vista proprio sullo stadio. Il sogno è accanto, ora non resta che andarselo a prendere.

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