ASCOLTA LA RADIO RADIO  

Cska Mosca-Roma, Pellegrini: "Vittoria essenziale per il passaggio del turno"

Il centrocampista nel post-partita: "Sono molto felice per Cristante, oggi tra i migliori in campo. Continuiamo a crescere e a migliorare tutti insieme"

, di LaPresse

, di LaPresse

La Redazione
07 Novembre 2018 - 20:36

Lorenzo Pellegrini, match-winner contro il Cska Mosca, ha parlato nel post-partita:

Sky Sport

"Un'ottima partita oggi: dal campo ho avuto la sensazione che fosse meno semplice di come poteva sembrare. Abbiamo raggiunto una vittoria essenziale per il passaggio del turno"

Sta nascendo un nuovo centrocampo che piano piano si sta evolvendo...
"Sì assolutamente. L'ho sempre detto: Bryan e Steven si stanno conoscendo e stanno facendo un gran lavoro. Sono molto contento per Bryan che oggi è stato tra i migliori in campo. Partita dopo partita ci stiamo conoscendo e cresciamo tutti insieme"

Ora vi potete concentrare sul campionato...
"Sicuramente dobbiamo raggiungere una posizione più consona alle nostre qualità, ma siamo sempre concentrati anche sul campionato, nonostante qualche battuta d'arresto. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo: piano piano ci si conosce e si cresce partita dopo partita"

Dopo il gol nel derby hai fatto un salto di qualità...
"Non ho mai pensato a questo, penso solo a lavorare. Probabilmente il gol al derby è stata una bella liberazione e un'emozione unica, considerando che era il primo che giocavo. Ma non mi sento di dire sia stato quello, bensì tutto il lavoro, anche quello dell'anno scorso quando magari i risultati erano meno evidenti. E' importante continuare sempre a lavorare per fare bene in tutte le partite"

Roma TV

Arrivato il primo gol in Champions. Dopo il gol alla Lazio è cambiata la tua stagione. Si può dire?
"Sì, magari sì. Quel gol mi ha aiutato, lo volevo tanto. Ma come ho detto, io credo molto nel lavoro. Queste cose servono sempre e mi danno una mano a livello mentale. Ma il fatto di sbloccarci ci aiuta tutti, molto. Sembra semplice, ma non lo è mai, il fatto di lavorare sempre, tutti i giorni, cercando di fare meglio, di conoscersi e di capirsi, visto che ci sono tanti ragazzi nuovi che stanno facendo bene. Penso ad esempio a Bryan, che ha ricevuto qualche critica e che oggi secondo me è tra i migliori in campo".

Si dice che la fortuna di Perrotta fu il cambio di ruolo, con Spalletti che lo mise trequartista. Senti che per te è successa una cosa simile?
"Sono molto contento per il ruolo. Soprattutto perché ho la possibilità di svariare per tutto il campo. E questo mi piace e mi fa giocare più spensierato. Posso fare un po' quello che voglio, se vogliamo dire. Come abbiamo fatto a Firenze, mi metto sempre a disposizione del mister, della squadra, per fare del nostro meglio".

Questo è il tuo momento. Sei forse troppo generoso a volte. Ora la tua testa è libera.
"Sì, al di là del ruolo io cerco sempre di fare del mio meglio. Dare una mano alla squadra per me è importante, perché se si crea un buco tra me ed Edin, o tra me e gli esterni, poi si creano buchi che gli avversari possono andare a sfruttare. Anche in mediana, io ho giocato lì la scorsa partita. Se non tornano i tre davanti, diventa difficile. Io mi metto a disposizione del mister. Una cosa importante che facciamo tutti".

Sul cambio di ruolo e su questa tua maggiore libertà. Per capire cosa passa nella testa dei tuoi compagni. Prima sentivi troppe responsabilità?
"Non è un discorso di responsabilità. A me piace averle, e forse in questo nuovo ruolo ne ho di più. Sono sempre al centro dell'azione e cerco sempre di essere nel vivo del gioco. Forse è un discorso di cose che non andava più all'interno della squadra. Io conosco quello che insegna il mister. Per girare bene devono tutti giocare bene, tutti devono fare bene e mettersi a disposizione. Tutti devono sapere cosa fare. E con tanti giocatori nuovi non era facile. Dovevano imparare tutto questo. Non era semplice nemmeno per chi lo conosceva. In questo nuovo ruolo sembriamo più spigliati, ci muoviamo di più, a volte io mi abbasso e un altro si alza. Ci troviamo bene, come ci trovavamo bene con il 4-3-3. Non era un discorso di responsabilità, assolutamente, perché come ho detto a me piace avere responsabilità. Forse era legato a qualcosa di mentale, o forse avevo bisogno di qualcosa per sbloccarmi".

Domenica una finale.
"Assolutamente. Dobbiamo portare a casa i 3 punti anche in campionato, che sono fondamentali in questo momento".

© RIPRODUZIONE RISERVATA