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Di Francesco: "Questo è un punto di partenza. Serve orgoglio e passione per allenare la Roma"

L'allenatore dopo la vittoria col Napoli per 4-2: "Questa prestazione darci maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, che sono importanti."

La Redazione
03 Marzo 2018 - 22:31

La Roma ne fa 4 al Napoli grazie al col di Cengiz, alla doppietta di Dzeko e al gol di Perotti. Ecco le parole di Di Francesco nel fine partita. 

DI FRANCESCO A MEDIASET

Mister, c'è stata una grande reazione.
Devo dire che la sconfitta pesante è stata col Milan per l'atteggiamento. Abbiamo lavorato dal punto di vista mentale, si parlava di una squadra che era giù. Stasera deve essere un punto di partenza, contro un grande Napoli. Ci siamo affrontati a viso aperto, abbiamo messo continuità, quella che non c'è stata nell'ultimo periodo.

Dopo questa vittoria siete consapevoli? 
Deve averla, ma già aver preso il secondo gol, per nostra negligenza. Abbiamo abbassato l'attenzione, dobbiamo toglierci questa cosa. Oggi abbiamo preso quattro gol, non sempre possiamo farne.

Sei orgoglioso di essere l'allenatore…
Io sono sempre orgoglioso, anche nelle sconfitte. Serve orgoglio e passione per essere in questa squadra.

Quando la Roma non ha nulla da perdere, come nel girone di Champions, fa meglio… 
In tante altre gare abbiamo avuto atteggiamenti buoni, ma solo per una parte, non basta. Pensiamo più agli errori che a quello che dobbiamo fare. Quando ci fermiamo su un errore non ci aiutiamo. Vincono le squadre che sbagliano meno. Abbiamo fatto quattro gol al Napoli, e non è facile. Dobbiamo lavorare bene dal punto di vista mentale, oggi abbiamo dimostrato che abbiamo forza, mentalità, mi fa rabbia, ma sono felice, non posso dire altro.

Quanto vale Under? 
Non faccio valutazioni economiche. Ha lavorato con grande impegno e disponibilità. E' importante quando si cerca una mentalità. Si è messo subito a servizio della squadra, ha una capacità impressionante di prepararsi la giocata.

Dzeko? 
Mi ha dato una grande risposta, l'ho stimolato tanto. Abbiamo parlato cinquanta minuti prima del Milan. Ha capito che doveva fare di più. Al di là dei gol, ha lavorato tanto quando il Napoli ci pressava, è la cosa che mi è piaciuta più di Edin.

Oggi ha messo dei palloni importanti… 
E' bravo quando gioca tra le linee. E' un nove quando gioca vicino alla porta, ma si districa bene e con facilità. Ho visto poche volte giocatori con leve così grandi come lui. Ibra è un po' più cattivo, a lui manca a volte. Pensa più a quello che doveva fare che quello che farà. Oggi i ragazzi hanno pensato più alla palla dopo che a quella prima.

DI FRANCESCO A SKY

Ci sono giornate che restituiscono serenità, è la partita più importante da quando è qui? 
Questa prestazione darci maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, che sono importanti. Ci siamo un po' smarriti, mentre oggi ho visto una gara di grande disponibilità. Abbiamo giocato con compattezza, abbiamo lavorato sotto l'aspetto mentale ma non ci dobbiamo accontentare. Il gol sul 4-1 mi dà fastidio.

Serviva ricompattare l'ambiente… 
Me ne sono presi tanti di demeriti, mi prendo questo merito. Cerco di dare un'impronta e un'identità alla squadra, oggi si è visto. Dovevamo dimostrare non solo a chiacchiere, le risposte che ho avuto sono affermative.

Avete provato sempre a giocare il pallone…
Lo alleniamo a tutta la settimana, se avessi pensato qualcosa di differente avrei chiesto i lanci sugli esterni. Il Napoli ti porta ad abbassarti, non era facile venire a giocare qui. Abbiamo fatto meglio nel primo che nel secondo tempo, ma la voglia generale di andare a riprendere la palla è stata preparata bene, con atteggiamenti giusti, che fanno la differenza.

Devi convincere un ambiente che la tattica non è geografia… 
Tempo e spazio sono fondamentali nel calcio, abbiamo fatto 50 minuti di fase di sviluppo. La mia cultura nasce nel dare consapevolezza ai ragazzi, quando si sceglie un allenatore si deve sposare la sua idea, quando questa non piace si deve scegliere altro. Bisogna anche saper soffrire per vincere qui a Napoli.

I problemi li avete all'Olimpico, in casa servono altri movimenti forse… 
Condivido pienamente, è quello che dicevo sull'andare a cercare spazio con i tempi giusti. In casa ci capita di avere il possesso, la differenza è che continuiamo col troppo palleggio o con l'andare in ampiezza. Lo stiamo facendo e ci stiamo lavorando, per andare in verticale bisogna osare qualcosa, andare in orizzontale è più facile.

Dzeko… 
E' un ragazzo di grande disponibilità, a volte si ferma ma noi stiamo lavorando. Gli stiamo dicendo di non fermarsi alla giocata precedente ma lui ha caratteristiche impressionanti, è madre natura. A volte non riesce a metterle in campo, ma quando lo fa è un giocatore di grandi mezzi.

DI FRANCESCO ALLA RAI

Si diceva che la Roma mancava in concretezza, invece stasera è stata spietata…
Abbiamo fatto un gol dove tutti hanno toccato la palla. La concretezza fa parte delle grandi squadre. Noi a volte siamo mancati, ma noi abbiamo lavorato tanto sull'aspetto mentale, che conta più della forma fisica. In questo modo abbiamo trovato questa prestazione.

Dzeko e Alisson? 
Dzeko ha trovato la serata giusta. A volte si ferma, mentre oggi abbiamo avuto continuità. La parola "fratellanza" mi piace molto, e per essere squadra è fondamentale.

Meno male che Dzeko non è partito… 
Io Edin l'ho sempre schierato. Anche quando mi chiedevano di far giocare Schick. Lui ogni tanto si perde, ma ha dei mezzi fantastici, e oggi lo ha dimostrato. Lui si è reso molto disponibile per 90 minuti.

Mercato? 
Non ci penso, devo costruire e pensare a passare il turno di Champions. Non guardo indietro, guardo avanti per fare sempre meglio.

Decide sempre lei? Nessuna democrazia… 
Assolutamente, decido io. Per far capire i concetti devo spiegare: parlo, ogni tanto urlo, ma non si devono confondere la poca educazione e l'arroganza. Ho sempre deciso tutto io.

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