È il De Rossi day: Genova per lui

Due destini che si uniscono. A Marassi, l’8 maggio 1983 la Roma ha vinto il suo secondo Scudetto, permettendo così a Daniele De Rossi, il 24 luglio successivo, di nascere romanista e campione d’Italia. A Marassi, Daniele De Rossi ha segnato il suo ultimo gol con la maglia della Roma, il 6 aprile del 2019, con l’ultima vena gonfia e l’ultima corsa sotto al settore. A Marassi, Daniele De Rossi ha allenato per l’ultima volta (finora) la Roma, il 15 settembre del 2024, lasciandola in vantaggio e venendo espulso pochi istanti prima del pari di De Winter e prima di essere espulso, qualche ora più tardi, da casa sua, a causa soprattutto di attriti con una dirigente greca che ora caccia allenatori in quel di Nottingham. A Marassi, domenica pomeriggio, Daniele De Rossi tornerà ad allenare in Serie A, con la divisa del Genoa e contro la Fiorentina di Galloppa, suo ex compagno di squadra e allenato, da giovanissimo a Trigoria, da un altro De Rossi, Alberto.

Non sarà in panchina però, Daniele, proprio per colpa di quel cartellino rosso rimediato per difendere la Roma, ma seguirà la sua nuova squadra dalla tribuna del Ferraris. Il Genoa ha scelto lui per il post-Vieira, esonerato dopo soltanto 3 punti raccolti in 9 partite che avevano lasciato la squadra all’ultimo posto. De Rossi, in realtà, la ritroverà poco più in alto, visto che nel frattempo Criscito (tecnico della Primavera individuato come guida ad interim) è uscito dal Mapei Stadium con un successo, prezioso, sul Sassuolo.

L’accordo è stato raggiunto e definito nell’ultimo contatto di ieri pomeriggio, con DDR che in serata ha raggiunto Genova e per oggi è atteso l’annuncio ufficiale. Contratto fino a fine stagione per De Rossi, che da qualche settimana ormai aveva rescisso l’accordo che lo legava alla Roma fino al 2027. Una nuova partenza per un allenatore ancora giovanissimo, ma alla sua terza esperienza dopo le parentesi con Spal e Roma, oltre a una semifinale di Europa League nel curriculum.

All’Olimpico, De Rossi, ci tornerà il 29 dicembre, per Roma-Genoa. Per la prima volta in vita sua, quel lunedì sera di fine anno, sarà un nostro avversario e sarà strano per lui tanto quanto per noi. Tanto poi, dopo il triplice fischio, tornerà ad essere soltanto Daniele. Uno di noi. Perché il vento soffia ancora, sempre. E allora buon vento Daniele.