Cogito Ergo Sud

Ti volevano come non ci avranno mai

Facendo quello che hai fatto Claudio hai ottenuto qualcosa che è più grande di un Mondiale: hai dimostrato che significa essere romanista. Ti volevano come non ci avranno mai

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PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
11 Giugno 2025 - 06:00

Quando Adani sulla Rai commentava il futuro dell’Italia del ct Ranieri, quando Marchegiani a Sky trovava assurdo pensare a un no da parte della Roma alla volontà “nazionale” di averlo, quando la Gazzetta era al terzo giorno di sì, commettevano un errore ben più grande del granchio giornalistico preso: ignoravano cos’è la Roma

La davano per scontata, bypassavano qualsiasi volontà popolare, nemmeno la consideravano rispetto a quella della Figc del brand Juve che va tutelato, e dei giornali mainstream che avevano già diffusamente raccontato di come non potesse non essere che una favola rosa il matrimonio fra Ranieri e la maglia azzurra. Ma Roma non è manipolabile. Roma è la loro criptonite. Roma è qualcosa di non gestibile in assoluto, pensa per chi non la calcola. 

Perché io pure posso anche accettare la versione più realistica e meno romantica, che Ranieri abbia detto no, non solo per amore della Roma e della sua gente, ma che abbiano inciso anche altri fattori, come l’opportunità di fare veramente bene, situazioni legate alla famiglia, oltre a una parola data (e un contratto) ai Friedkin e ai romanisti che avrebbero preso, in gran maggioranza, questo atto come tradimento. Ma fosse vero pure questo, fosse pure che il No di Ranieri non sia stato puro Romanismo a 1000 carati, che cosa cambierebbe? E non dico perché conta il risultato e quella sillaba che lo ha immortalato: NO

Che l’idea l’abbia maturata guardando la coreografia di Roma-Milan o che abbia ascoltato il brusio di Roma spaesata e quasi ferita in attesa di una risposta, il rumore degli amici, o se è vero che ha avuto cura di non passare per quello che non poteva essere (un traditore) significa soltanto una cosa: che ha vinto Roma

Hanno vinto i romanisti. Ha vinto ciò che rappresentiamo. Ha vinto la forza che trasmettiamo. Roma non è una previsione scontata, Roma è una rivoluzione imprevista. Roma non è scrivania, resta strada. Roma non sarà mai domata dentro tg e calcoli da Figc, resta una sfida. 

Se è stato Ranieri direttamente e soltanto a dire No per Roma, se lo ha detto perché ha sentito il rumore degli amici, se lo ha detto perché s’è specchiato in quel manto d’oro fatto con la carta dove c’era la sua firma, è comunque questo che ha vinto sulle tv, è lo stadio che ha vinto sui salotti, il gesto più della trama, l’abbraccio più del profitto. Siamo chi vi spiazza. Siamo l’effrazione. Siamo il momento, l’emozione. 

Facendo quello che hai fatto Claudio, in qualsiasi percentuale di cuore e slancio tu l’abbia fatto, hai ottenuto qualcosa che è più grande di un Mondiale che probabilmente non vincevi (oddio non si sa mai), hai dimostrato che significa essere romanista. E questo nemmeno tutte insieme Gazzetta, Sky, Rai, lo capiranno mai.
Ti volevano come non ci avranno mai.

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