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Roma-Cremonese 9-0: novant'anni fa la più larga vittoria giallorossa in campionato

Il 13 ottobre 1929, i giallorossi, guidati da “Fuffo” Bernardini in campo e da Baccani in panchina, ottengono un risultato che entra di diritto negli annali

“Fuffo” Bernardini di Fabio Hot Stuff Redaelli

“Fuffo” Bernardini di Fabio Hot Stuff Redaelli

13 Ottobre 2019 - 15:42

Chissà, forse l'ardore e lo spirito battagliero di Campo Testaccio contagiano la Roma già prima dell'inaugurazione. Fatto sta che il 13 ottobre 1929, a tre settimane dal debutto nella loro nuova casa, i giallorossi travolgono 9-0 la Cremonese, in quella che novant'anni dopo resta la vittoria con maggior scarto della nostra storia in campionato (eguagliata poi dal 10-1 in Coppa delle Fiere contro l'Altay Izmir).

La partita si gioca allo Stadio della Rondinella, perché lo Stadio Nazionale ospita un'altra manifestazione e il Velodromo - che ha appena subìto dei lavori di ristrutturazione - non viene ritenuto all'altezza.
È la seconda giornata e i giallorossi, guidati da "Fuffo" Bernardini in campo e da Baccani in panchina, hanno grande voglia di rivalsa dopo la sconfitta per 3-1 rimediata al debutto con l'Alessandria. In attacco esordisce Luigi Ossoinak (il cui cognome viene ben presto italianizzato in Ossoinach), prelevato in estate dal Prato. Qualcuno lo ha definito «il Jesse Owens bianco» per le sue doti atletiche, che lo hanno portato a cimentarsi nel canottaggio, nel pugilato e nel lancio del disco.

Il 13 ottobre 1929 il fiumano segna i suoi primi e unici gol con la Roma: ne fa tre, così come "Sciabbolone" Volk, altro calciatore di Fiume. Ad aprire le marcature dopo 7' è Chini Luduena; quindi la doppietta di Ossoinach indirizza la partita ben prima dell'intervallo. Si va al riposo sul 4-0, con il poker calato proprio da Volk. Il quale si ripete a inizio secondo tempo, giusto per confermare che i giallorossi non hanno alcuna intenzione di decelerare. Alla mezz'ora della ripresa Ossoinach firma la rete che, in tempi moderni, gli permetterebbe di portarsi a casa il pallone. Sembra l'inizio di una favola, ma il trentenne attaccante chiuderà la sua avventura in giallorosso con otto presenze e quei tre gol.

All'indomani della vittoria sulla Cremonese però guadagnerà i titoli dei giornali. L'Impero scrive: «Ottimo palleggiatore, tiratore irresistibile, ha giocato una partita senza un attimo di esitazione: il più bel gol della giornata è stato segnato da questo magnifico giocatore». Negli ultimi 5' la Roma colpisce altre tre volte con Bernardini, Volk e Benatti: 9-0, un risultato che entra di diritto negli annali. Venti giorni dopo, il 3 novembre, Campo Testaccio verrà inaugurato con una vittoria per 2-1 sul Brescia. Ma il 13 ottobre 1929 la prima, vera casa romanista sembra già far sentire la sua influenza sulla squadra.

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