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tor di valle

Stadio della Roma: l'iter procede spedito. In autunno il voto su Convenzione e Variante

Incontro tra la sindaca Raggi e i proponenti. Approvati i primi due documenti. Intanto la Brand Finance boccia l'Olimpico: "Va riqualificato"

31 Luglio 2020 - 08:00

L'AS Roma spera che il nuovo stadio a Tor di Valle, quartiere della Capitale italiana, possa dare il via ad una nuova era di crescita per il club…Parole non nostre, e nemmeno del club giallorosso. Sono in realtà le parole utilizzate per presentare la Roma dalla società Brand Finance, che in questi giorni ha presentato la propria relazione annuale sui più importanti club calcistici del mondo. A spiccare come sempre sono le solite Real Madrid, Barcellona e Manchester United, sia per fatturato, che per merchandising, che per strutture. Le italiane sono indietro. Nella top 10 delle società che valgono di più economicamente non ve ne è nessuna. Nelle top 10 per forza del marchio c'è la sola Juventus al nono posto.

Classifiche queste dominate dalle due spagnole e dalle inglesi, con l'inserimento del Bayern di Monaco e del Psg. Un'analisi quella della società Brand Finance spietata per la nostra città prima ancora per la Roma. Ad uscirne con le ossa rotte non è tanto il club, che pure registra una perdita consistente, quanto le strutture della città, su tutte lo Stadio Olimpico. Alla Roma vengono infatti riconosciuti importanti sforzi, come la "partnership con Fnatic, un marchio leader mondiale nel settore dell'intrattenimento e-sport per aiutare a guidare la propria divisione". L'Olimpico invece è bocciato su tutti i fronti. Lo stadio romano risulta essere quello con il gradimento peggiore tra tutti gli stadi presi in esame dalla relazione. Solo l'1,3% degli intervistati ha espresso il proprio gradimento. Ed ancora. Alla domanda "Quale stadio ha più bisogno di essere riqualificato?", l'Olimpico svetta con il 14,1% degli intervistati che lo nomina per primo (seguito a ruota dal Meazza di Milano), con un rating bassissimo in quasi tutti gli aspetti presi in considerazione (si salva solo il "suono" dello stadio). Il nostro stadio risulta poi essere al 55° posto tra i 60 presi in esame, proprio per le caratteristiche oggettive dell'impianto (quindi niente sondaggi in questo caso).

L'esperienza complessiva ottiene 25 punti su 100, la capacità di produrre profitto 61 punti su 100, l'impatto sulle finanze del club 46 punti su 100. Peggio dell'Olimpico solo Il Rhein-Neckar-Arena dell'Hoffenheim, il Qatar Foundation Stadium, il John Smith's Stadium di Huddersfield nello Yorkshire, il Cardiff City Stadium nel Galles, ed infine il Selhurst Park a Londra e che ospita il Crystal Palace. Insomma niente di cui vantarsi onestamente.

La svolta

Per fortuna del club giallorosso (o forse sarebbe meglio dire per ostinazione e tenacia del club e dei suoi dirigenti) le cose potrebbero e dovrebbero cambiare presto. Il progetto per il nuovo stadio a Tor di Valle procede (questa volta parrebbe davvero) spedito. Di queste ore un vertice tra una delegazione dei proponenti e la prima cittadina, in cui Virginia Raggi avrebbe garantito la ripresa dell'iter, con l'approdo di Convenzione e Variante in Assemblea il prossimo mese di settembre o al più tardi ottobre. La fretta stavolta sembra appartenere più alla sindaca che (paradossalmente) alla Roma. Che la Raggi voglia ricandidarsi alla guida della città non è più un mistero, e che questo passi anche (e soprattutto) per lo stadio nemmeno.

La Giunta sta lavorando sul dossier e da quanto filtra avrebbe già approvato lunedì scorso i primi due documenti della Convenzione, quello con la Città Metropolitana per l'unione della Via del Mare con la Via Ostiense, e quello con la Regione per l'ammodernamento della Ferrovia Roma-Lido. A breve è prevista la ratifica, sempre in Giunta, del terzo documento della Convenzione e della Variante al Piano Regolatore Generale. Tutti questi documenti poi andranno nelle Commissioni consiliari e al IX Municipio, per poi tornare in Comune ed essere messi al voto. La macchina si sta muovendo.

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