Nuovo Stadio

Nuovo Stadio, Tar: ricorso respinto

Arriva la decisione attesa che sblocca di nuovo la situazione: niente sospensiva. Il club può riprendere i rilievi per gli scavi archeologici. Il Comune dovrà risolvere il caso bosco

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
19 Luglio 2025 - 07:00

Ricorso respinto. Ancora una volta, ieri mattina, la Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto una richiesta di sospensiva cautelare avversa al nuovo stadio della Roma a Pietralata. Il ricorso questa volta partiva da uno studio preliminare firmato da Flavia Sicuriello e Paolo Colangelo, la prima dottoressa in Scienze Naturali, il secondo dottore in Scienze Biologiche, in cui si teorizzava la presenza di avifauna da tutelare. Partendo da qui il Comitato contrario allo stadio aveva chiesto di sospendere l’efficacia dell’autorizzazione concessa dal Comune per l’abbattimento di 26 alberi, utile al completamento degli scavi archeologici che la Roma sta compiendo nell’area. Il TAR, come scritto, ha respinto la richiesta, in particolare sulla base di due fatti. Innanzitutto riconoscendo come dei 26 alberi, 12 siano già stati abbattuti il 19 maggio scorso, e come questi poi fossero “peraltro di essenze diverse dal Laurus nobilis (alloro), oggetto di speciale tutela”.

Quanto ai restanti 14 alberi, il TAR ha sottolineato come «al momento, l’Amministrazione e la società controinteressata, di concerto, hanno stabilito di soprassedere prudenzialmente dall’abbattimento, nelle more della definizione della suddetta ricognizione, con conseguente apposizione di recinzione delle aree in questione». Insomma, visto che parte degli alberi sono già stati abbattuti e che per gli altri si è deciso di attendere l’esito della verifica che il Comune ha avviato ormai da tempo, non sussistano i requisiti di urgenza indispensabili per una ordinanza cautelare. 

Il Comune esulta

«Questa è un’altra vittoria e un’ulteriore dimostrazione della validità dell’azione dell’Amministrazione capitolina – ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia - Le indagini possono andare avanti senza impedimenti. Il lavoro continua nonostante i tentativi, infondati e reiterati, di mettere in discussione l’operato di Roma Capitale e della AS Roma». 


Non resta quindi che attendere la relazione del dottor Mauro Uniformi, perito incaricato dal Comune di dirimere la questione. Con ogni probabilità si tratterà di capire solo come compensare la parte di verde che verrà sacrificata per la realizzazione dello stadio, attestato che, come dichiarato più volte dal Campidoglio, il parco pubblico previsto dal progetto della Roma, sia già ampiamente sufficiente allo scopo. Nel frattempo la società giallorossa potrà riprendere le indagini nell’area dell’ex autoricambi, da alcuni giorni in pieno possesso del Comune.

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