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Stadio a Pietralata

Il dibattito pubblico sarà affidato a Nomisma

Prosegue l’iter con lo step affidato alla società di Bologna. Le parole del presidente Celli: «Questo progetto è una grande opportunità da cogliere»

Il progetto dello stadio a Pietralata

Il progetto dello stadio a Pietralata

15 Luglio 2023 - 09:05

Sono giorni che si rincorrono voci su possibili ricorsi al Tar, referendum popolari, ricorsi in Corte Costituzionale, e chi più ne ha più ne metta, volti tutti ad impedire la costruzione del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Ultimo in ordine di tempo è stato Marco Doria, erede della casata dei Doria Pamphilj, che ha contestato la legittimità degli espropri di cui la sua famiglia è stata “vittima” più di venti anni fa. 
Posizioni per molti versi note, e che a detta dei diretti interessati (Roma e Comune) non destano particolari preoccupazioni. In questo senso è intervenuta ieri la Presidente dell’Assemblea di Roma Capitale, Svetlana Celli, intervistata da Tag24 a margine della presentazione del libro “Campioni” sullo scudetto del 1983 in Campidoglio. «Noi stiamo procedendo - ha detto la presidente Celli rispondendo proprio sulle accuse dei Doria - perché Roma Capitale ha dato il pubblico interesse ad un progetto non esecutivo ma iniziale, vigileremo per far sì che questa diventi una grande opportunità. Valuteremo se ci sono le condizioni per andare avanti».

«È un qualcosa di giuridico e vedremo cosa accadrà - ha poi aggiunto la Celli sul ricorso al Tar presentato da alcuni Comitati contro la delibera di pubblico interesse - Lo stadio è una grande opportunità sportiva, un progetto che non ha nulla di residenziale e che potrà anche incentivare altri giovani a diventare campioni». 

Parole importanti, che danno il senso della volontà ferma del Campidoglio, e che  vanno prese letteralmente, perché è compito dell’Amministrazione Pubblica verificare che vengano rispettate le condizioni imposte ai privati, fatto che avverrà a progetto definitivo consegnato. In questo senso prende forma il passaggio relativo al dibattito pubblico. Ieri è infatti circolata la notizia, anticipata da Fernando Magliaro su Twitter, che a coordinare questo passaggio sarà Nomisma, società di consulenza fondata nel 1981 a Bologna da un gruppo di economisti, tra cui Romano Prodi. Dal Comune non sono arrivate né conferme né smentite, ma tutto lascia pensare che la notizia sia fondata e che manchi solo l’ufficialità. Questione di giorni e di firme, assolutamente in linea con la tempistica preventivata.

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