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i giovani giallorossi

Roma Primavera in ritiro: a casa Estrella, Plesnierowicz, Besuijen e Masangu, si rivede Pezzella

Venticinque giocatori si sono ritrovati questa mattina a Trigoria e si alleneranno con De Rossi, sperando di passare in prima squadra con Fonseca

La formazione della Primavera scesa in campo (con Diawara, schierato come fuoriquota) il 7 marzo contro l’Inter, ultima partita prima del lockdown, di Mancini

La formazione della Primavera scesa in campo (con Diawara, schierato come fuoriquota) il 7 marzo contro l’Inter, ultima partita prima del lockdown, di Mancini

02 Giugno 2020 - 15:03

Si è ritrovata oggi alle 9 a Trigoria la Roma Primavera, per una fase intermedia, che potrebbe anche non servire a nulla. Perchè la parola fine sul campionato Primavera non è ancora stata messa, ma sembra manchi solo quella. Però nel frattempo Fonseca potrebbe aver bisogno di rinforzi, coi turni forzati necessari per concludere il campionato di serie A prima di agosto ricominciandolo nella seconda metà di giugno, e visto che nessuno è in grado di prevedere l'incidenza degli infortuni - tutti però concordano che sarà molto forte - la Roma ha deciso di far riprendere gli allenamenti all'intera squadra, non solo ai vari Riccardi, Calafiori e Bouah, i principali candidati a un'eventuale convocazione per completare la panchina dei grandi. Ma la Primavera che Alberto De Rossi ha ritrovato questa mattina è molto diversa da quella che aveva messo in campo il 7 marzo nella gara pareggiata 3-3 al Tre Fontane contro l'Inter, ultima prima del lockdown. E non solo per l'ovvia assenza di Amadou Diawara, che quel giorno venne schierato da fuoriquota, piazzato al centro del campo, tra Simonetti e Bove, per recuperare minuti dopo l'infortunio al ginocchio. Oltre a lui mancavano gli stranieri che durante il blocco sono rientrati in patria, e che ancora non possono tornare a Roma. Ad alcuni non verrà chiesto di rientrare, perché questa Primavera di maggio è una sorta di via di mezzo tra quella 2019/20 e quella - ancora da definire - della prossima stagione.

I non convocati

Tra questi l'esterno d'attacco olandese Besuijen, che va in scadenza a giugno, circostanza che - sommata a un rendimento deludente nel suo triennio a Trigoria, e alla grande abbondanza di talenti nel suo ruolo - lo aveva fatto uscire dalla lista dei convocati già da gennaio. Il mediano belga Masangu, arrivato con grandi aspettative dal Malines nel 2017, era uscito dal giro un anno prima: a metà della stagione 2018-19 era andato in prestito al Sassuolo, aveva giocato pochino e si era fatto male, quest'anno non è mai stato convocato. Il difensore polacco Plesnierowicz non si alzava dalla panchina dalla gara del 18 gennaio con la Sampdoria: era in prestito dal Lech Poznan, da tempo era stato deciso di non esercitare il diritto di riscatto. Ha giocato quasi sempre, nei suoi cinque anni di Roma, il terzino sinistro Semeraro, arrivato nel 2015 dal Fasano, lo scorso anno è andato anche in panchina in serie A, nella prima giornata della gestione Ranieri, ma l'esplosione di Calafiori gli ha tolto spazio e prospettive: a gennaio la Roma lo ha ceduto all'Ascoli, accordandosi per tenerlo altri sei mesi, ora il ragazzo potrà cominciare ad allenarsi con il club bianconero.

I francesi Bianda e Providence, vincolati da contratti pluriennali, torneranno non appena verranno aperte le frontiere con la Francia, Nigro potrebbe metterci qualche giorno in più, vista la situazione negli Stati Uniti. Mentre invece dovrebbe non tornare Felipe Estrella Galeazzi, unico tra gli esentati ad aver giocato titolare nella Primavera 2019-20. Il centravanti brasiliano, preso nel gennaio 2019 dal Ferroviaria per sostituire lo sloveno Celar, capocannoniere del campionato 2018-19, è il quinto per minuti giocati nella Primavera attuale, ma i 7 gol in 17 partite di campionato non hanno convinto la società a esercitare il diritto di riscatto: lascerà la Roma, dopo essere andato in panchina coi grandi allo Juventus Stadium, il 22 gennaio, nella gara costata l'eliminazione dalla Coppa Italia. E così l'unico centravanti della rosa al lavoro a maggio sarà il 18enne senegalese Lamine Junior Tall, tesserato a novembre: l'anno prossimo potrebbe andare in prestito, soluzione che al momento la Roma sembra preferire, o rimanere a Trigoria a completare la sua crescita giocando una stagione da fuoriquota, per far crescere le tante prime punte di valore - Satriano, Voelkerling Persson e Jurgens, che sarà riscattato dal Verona - che la società ha tra i classe 2003.

Sugli esterni il classe 2000 Ludovico D'Orazio - che la Roma potrebbe inserire in qualche scambio di mercato, garantendosi una plusvalenza - Riccardo Ciervo, promosso dall'Under 18 come il regista Astrologo - l'ivoriano trapiantato a Roma Mory Bamba, diventato maggiorenne proprio ieri, oltre a Riccardi e Zalewski, che possono giocare anche sulla linea mediana, o a trequarti. Tre i reduci da una lesione al crociato: Devid Bouah, che se dimostrerà di aver recuperato bene il tono muscolare potrà facilmente essere convocato coi grandi, e i due più giovani della pattuglia, la mezzala Anticoli e il difensore centrale Muratori, 17 e 16 anni. Venticinque giocatori utilizzabili - salvo aggiustamenti dell'ultimo minuto - e uno che non potrà giocare, Salvatore Pezzella, che per il 2019-20 è tesserato per il Modena, che però ha concluso il campionato. Con 24 partite e 2 gol ha sfruttato molto bene il suo prestito in C: si terrà in forma per l'anno prossimo, quando salirà sicuramente di categoria.

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