Settore Giovanile

Roma Primavera, poche chance sfruttate e la difesa traballa: l'analisi del momento

Le prestazioni restano di buon livello, ma la squadra di Guidi fatica a segnare. Contro il Cesena più del triplo dei tiri degli avversari, poi il ko per 1-3

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
08 Dicembre 2025 - 11:55

Quante scommesse perse lungo quella strada. Meglio dire occasioni. D'altronde, Federico Guidi aveva fatto i conti con la realtà già prima del Cesena: "Le ultime sono state prestazioni fatte bene, ma c'è una costante in cui dobbiamo migliorare: negli ultimi 30 metri, pur creando molteplici occasioni, non siamo stati bravi a finalizzare". Una prassi. E anche ieri, la Roma Primavera ha dato dimostrazione delle evidenti difficoltà nel feeling con la porta: un gol fortuito (ma meritato); poi una traversa, un rigore sbagliato, un palo, molteplici chance divorate a tu per tu con Fontana. Da Morucci a Bah, passando per Romano e Almaviva. Combinazioni che hanno portato a un crollo. A un 3-1 bianconero immeritato.

Doveva essere la partita della rivalsa. Quella utile a rialzare la testa dopo due pareggi e una sconfitta in tre partite. Così non è stato. È la dura legge del gol: e lo si è intuito ancor più, che fosse destino, all'89'. Su un cross di Nardin, reo di mano larga e penalty concesso agli avversari nove minuti prima, e successivo tiro di Almaviva. Un mancino di pochissimo a lato. Sarebbe valso il 2-2. Ma poco è bastato per catapultare gli avversari, con Rossetti, verso il tris

A tanto così da un finale diverso

Basta una statistica per immaginare un finale diverso. Guardando solo i tiri tentati al "Romagna Centro" dalle due squadre, verrebbe da pensare a una vittoria straripante della Roma: 24 tentativi giallorossi, solo 7 bianconeri. Più del triplo. E stringendo il cerchio sullo specchio, il risultato cambia di pochissimo: 11 contro 4. Quasi il triplo. Segnale d'allarme, più che conforto. Tante occasioni, una sola rete. Arrivata dal piede di Mattia Della Rocca, al momento, con 6 centri stagionali (uno su rigore), il capocannoniere romanista. In una Primavera poco affine al brivido del gol, c'è lui a sbrigliare le situazioni più intricate. Col Cesena, però, non è bastato.

Attacco da rivedere, difesa traballante

Come asserito in precedenza, i non troppi (più che pochi) gol sono una costante. Solo in quattro occasioni, i ragazzi di Guidi hanno segnato 2 reti o più (3 è il massimo stagionale) portando a casa la vittoria. E a oggi, la Roma ha il 7º attacco del Campionato Primavera con 20 sigilli. Alla pari di Milan e Lecce, nella parte destra della classifica. Il 5º posto può dunque sembrare un paradosso. Nulla del genere. Questo perché a dare manforte all'offensiva spesso macchinosa c'è una difesa da top. E a oggi traballante, rispetto alle eccellenti prestazioni degli ultimi mesi. Prima della 14ª giornata, la retroguardia era la migliore del torneo con 9 reti subite; adesso ne conta 3 in più, quindi 12, confezionando la 2ª posizione (con l'Inter) dietro un Monza roccioso

Le incertezze arrivano anche da dietro. Ma non riguardano singoli. Piuttosto, coinvolgono il reparto o l'intera squadra. Nelle prime dieci gare, l'U20 giallorossa aveva preso 5 gol; e nelle ultime quattro ha subito più che nel resto del Campionato. 7 reti (una con Inter e Juventus, 2 col Lecce, 3 a Martorano). Una fase di stallo, senza rassegnazioni di alcun tipo. Lo dimostrano le prestazioni.

Con Guidi un percorso di livello

E un momento non può certamente cancellare quel che c'è stato prima. A maggior ragione se la stagione è ancora in corso e neanche a metà del suo compimento. Perché la Roma Primavera ha dimostrato di sapersi mettere nelle condizioni giuste: posizionamento in campo, misure, incursioni centrali. C'è qualcosa da recuperare, è evidente: Lulli, il gamechanger giallorosso, ha bisogno di tornare a brillare sulla fascia destra; dal centrocampo è necessaria più lucidità, soprattutto nella fase di verticalizzazione del gioco; e tanto ha pesato l'assenza di Arena, che si spera torni a disposizione per il derby. Già: la prossima, quella di venerdì alle 18, è una gara diversa dalle altre. Poi ci saranno Monza e Verona, per concludere il 2025. L'obiettivo è rialzarsi. E capire davvero chi è (e che cosa vuole fare) questa Roma.

(Dati diretta.it)

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