Settore Giovanile

Trentino-Alto apice: la Roma Primavera lavora a Pinzolo

Guidi plasma al fresco la squadra, che risponde presente in vista del Parma. Coletta e Nardin: «Siamo a buon punto». Il 6 il test col Trento, poi con l’Ostiamare il 13

(AS ROMA)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
04 Agosto 2025 - 07:00

Venti gradi centigradi e poco più. Un po’ di fresco per combattere il caldo romano era quel che serviva alla Primavera, di scena a Pinzolo, tra palco e realtà. Corsa e allenamenti, con l’ausilio di strutture all’avanguardia, caratterizzano le giornate della nuova U20 targata Federico Guidi; che proprio qualche giorno fa è stata presentata al pubblico, accolta dal sindaco Michele Cereghini. Volti vecchi e nuovi. A partire da chi nella Roma dello scorso anno è stato protagonista, come Federico Coletta: nel 2025-26 vestirà la 10 (non un numero come tanti, almeno a Roma), reduce da un’annata da 14 gol in Campionato.

«Un desiderio da coronare»

«È un sogno che ho da quando sono bambino, per me che sono romano e romanista». Parole del diretto interessato. Da leader. «Cerco di aiutare chi ancora non ha avuto l’occasione di giocare in Primavera. Per quanto riguarda me, ho 18 anni, è il momento in cui manca l’ultimo scalino per poter coronare il sogno di giocare in Serie A. Spero che questo percorso possa portarmi all’esordio all’Olimpico, il mio sogno». La soddisfazione è tangibile sul volto. E nelle parole: «Ci viene messo a disposizione tutto e noi cerchiamo di dare il massimo. Siamo a buon punto. Adesso stiamo spingendo un po’ di più e questo ci aiuterà ad arrivare il più pronti possibile». Ma in Trentino non c’è solo lui, appunto: dal gruppo dei 2006 più navigati (come Seck, Litti, Della Rocca e Almaviva), ai classe 2007 Zinni, Terlizzi, Bah, Maccaroni. Fino al portiere Marcaccini, convocato da Ranieri nella passata stagione, e il talentuoso Arena, 2009, già in gol al Bernardini coi grandi. Pure se in amichevole.

«Le cadute aiutano a crescere»

Chi ha avuto, lo scorso anno, un’opportunità in ritiro con la prima squadra è Federico Nardin. Ospite, ieri, del canale YouTube giallorosso: «Questo è il primo raduno con la Primavera. Non pensavo fosse così: si lega con i compagni in modo diverso, respiriamo un’aria diversa». C’è una preparazione da portare a termine, con vista sull’esordio in Campionato (in programma al Tardini, il 18 agosto, col Parma). E con un occhio di riguardo verso quel ko in semifinale con la Fiorentina: «Fa male. Ma lo stimolo c’è e ci sarà sempre. È stata una sconfitta che ha fatto molto male, ci ho pensato tutta l’estate. Ma sono quei ko che aiutano a crescere». Così come i problemi fisici accusati nel 2024-25. Ma ora c’è una nuova chance di fronte ai propri occhi: «Vorrei avere più continuità. Quest’anno sono molto concentrato, focalizzato; voglio dare il massimo, senza distrazioni, e aiutare il gruppo il più possibile». La cosa più importante. Tutti per uno, uno per tutti.

Ultimi step

Giorni per fare gruppo. Giorni per stare uniti. Giorni che piano piano passano: il rientro a casa, tra un’escursione e una seduta, è fissato al 7 agosto. Ci sarà tempo per altre amichevoli, comunque, prima del ritorno sui campi che contano. Quella col Cittadella, inizialmente in programma il 2 agosto alle 18, è stata annullata per maltempo e non verrà recuperata causa indisponibilità dei veneti; il prossimo appuntamento resta quello di mercoledì 6 agosto (ore 18.30) col Trento, da  disputare allo Stadio Briamasco. Atto finale prima dei saluti. Non prima del Parma, dato che il 13 agosto la Primavera di Guidi sarà di scena al Magrelli Active di Cascia con l’Ostiamare di De Rossi. Saranno giorni decisivi. Poi, tutti di nuovo a combattere. A cercare di mostrarsi. Oltre che di portare a casa, magari, qualche soddisfazione.

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