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A TRIGORIA

Roma Primavera, Louakima a sorpresa affonda la Juventus

Doppietta dell’ex Psg, preferito a Missori a destra. Chiude i conti Cherubini, ma sullo 0-0 era stato decisivo Mastrantonio con un grande intervento

11 Aprile 2022 - 12:03

Serviva un prova d'orgoglio dopo la lezione di gioco subito mercoledì a Firenze, costata l'accesso alla finale di Coppa Italia e la Roma, che nell'ultimo turno aveva perso 3-0 contro un avversario non straordinario come il Bologna, rifila lo stesso risultato a una grande avversaria come la Juventus, che fino a pochi giorni fa aveva un recupero e lo scontro diretto per portarsi a -3 dalla vetta, e invece da ieri è a -12. Finisce subito in soffitta il 3-4-2-1 provato a Firenze, anche perché capitan Tripi, uscito col turbante insaguinato nell'ultima gara, è fuori, come Ndiayè: Tahirovic torna in mediana con Faticanti, in difesa Morichelli centrale e capitano, Vicario a sinistra, a destra Keramitsis, che pure fino al giorno prima si era allenato con la prima squadra, ma non è stato portato all' Olimpico da Mou. Come Volpato, tornato unico riferimento alle spalle di Voelkerling Persson e Cherubini. Novità a destra, il francese Louakima, con Missori in panchina: sarà la mossa decisiva. La Juve dell'ex laziale Bonatti si schiera con un 4-4-2 che prevede quattro terzini, di cui i due più considerati, Mulazzi e Turicchia, partono sulla linea dei mediani. La prima occasione è della Roma, un tiro di Cherubini deviato in angolo da Rouhi dopo 3', come un sinistro di Volpato al 14', in mezzo un po' di pressione della Juve, ma che non produce conclusioni. La lista dei tiri che finisco in angolo si allunga 4' dopo con un sinistro da fuori del difensore Vicario, deviato sul fondo anche un cross di Louakima e uno di Voelkerling Persson, lanciato da un'ottimo pallone intercettaton ella sua metà campo da Rocchetti, che manda in contropiede lo svedese. E sulla battuta di Volpato si inserisce bene Keramitsis, ma il suo colpo di testa finisce ben lontano dalla porta. La Juve prova a rispondere con il gigante Turco, che si libera per calciare di sinistro da fuori, blocca senza problemi Mastrantonio. La velocità di Chibozo mette in difficoltà prima Morichelli che Keramtisis (che aveva salvato nell'azione prima), ma conquista solo un angolo senza effetto.

Parate decisive

Ma al 25' ci prova Muharemovic, da fuori: sinistro carico di effetto, vola Mastrantonio, e salva la porta con un grande intervento. Si ripete pochi minuti dopo, su Chibozo, che calcia al volo da fuori,su sponda di Nzouango, e la parata è ancora più difficile, perché la palla gli sbuca davanti all'ultimo momento in un'area affollatissima. Ribattuto un tiro di Turicchia al 28', come quello di Cherubini, che era partito in contropiede, sullo sviluppo dell'azione. Volpato si libera e ci prova da fuori, palla che esce non lontano dall'incrocio, Louakima mette in mezzo un bel pallone da destra, Voelkerling stacca più in alto di tutti, ma manda fuori da buona posizione, Cherubini ci prova da fuori, liberandosi per il destro, potente e ben indirizzato, sotto la traversa, ma Senkó ci arriva.

Arrivano i gol

Non cambiano le formazioni al rientro dagli spogliatoi, non cambia neppure il canovaccio: Volpato passa in mezzo a due avversari entrando in area da destra, il terzino devia in angolo la sua conclusione. L'angolo viene ribattuto, la Roma resta lì, Tahirovic poco fuori area la tocca piano lateralmente per Louakima, che calcia potente di prima intenzione, infilando Senkó a fil di palo. Poco dopo Faticanti si libera molto bene sulla destra, mettendo in mezzo un pericoloso cross basso che non trova compagni pronti a deviare, nell'azione successiva è Cherubini ad andare sul fondo e mettere in mezzo, trovando il sinistro vincente di Louakima, che non aveva mai segnato in Primavera, e ne fa due in una delle gare più difficili dell'anno. E Bonatti prova a scuotere i suoi togliendo il capitano, l'interno austriaco Omic, per inserire il fantasista Hasa, nato a Sora da genitori albanesi: si piazza largo a sinistra, e si accentra Turicchia. Savona calcia una bella punizione a mezza altezza, che passa in mezzo alla barriera ed esce non di molto, al 20' la Roma chiude i conti: cross da sinistra di Rocchetti, Cherubini colpisce di testa, la palla rimbalza sulla parte interna del palo, Muharemovic prova da allontanare, ma nel giro di un paio di secondi l'arbitro fischia e indica il centro del campo perché per l'assistente la palla aveva già varcato la linea. La Juve prova rispondere con una fuga palla al piede di Hasa, ottima chiusura in scivolata di Tahirovic, poi con un filtrante di Turco per Chibozo, che però calcia troppo centrale, tra le braccia di Mastrantonio. Bonatti ne cambia tre, De Rossi richiama in panchina Cherubini e mette Pagano, pochi minuti dopo Louakima si blocca toccandosi l'interno coscia, al suo posto Missori. Ma il terzo gol, unito al primo vero caldo, spegne la gara: Voelkerling Persson spreca una buona occasione per il poker, ancor più clamorosa quella di Pagano, servito da un cross basso di Missori, lanciato da Satriano, ma il tiro del fantasista è basso, e non troppo angolato. Mercoledì alle 13 di nuovo in campo: turno infrasettimanale, in casa della Sampdoria, che ieri ha perso 1-0 a Empoli.

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