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I giovani giallorossi

La Roma Under 17 cerca il bis: martedì la finale scudetto con il Genoa

Nel 2019 i classe 2004 vinsero il titolo a Ravenna, dove si giocherà il 29 giugno. Sono cambiati tecnico, portiere e tante gerarchie: cresciuti molto i D'Alessio

La festa dei classe 2004 della Roma per lo scudetto U15, di LaPresse

La festa dei classe 2004 della Roma per lo scudetto U15, di LaPresse

27 Giugno 2021 - 12:06

A Trigoria, all'inizio delle finali, quando c'erano ancora tre squadre in corsa per lo scudetto, la più attesa era quella dei 2004, ovvero l'Under 17. La Primavera è uscita con l'Atalanta, l'Under 18 l'ha vendicata battendo 6-0 i pari età bergamaschi, accedendo alla finale, l'Under 17 ha fatto lo stesso, anche se con una certa fatica. Giovedì a Trigoria la semifinale è stata più complicata del previsto: la Spal non si è scomposta dopo il vantaggio di Pisilli, ha pareggiato e si è portata in vantaggio, subendo il 2-2 di Falasca quando già pregustava l'impresa. E si è arresa solamente al primo minuto di recupero, quando Francesco D'Alessio ha segnato il gol del 3-2, nell'ultima azione prima dei rigori.

I gemelli D'Alessio - Francesco era entrato al posto di Leonardo - sono tra i ragazzi che sono cresciuti di più in questi mesi, in una squadra molto forte, ma anche molto cambiata. Perché i 2004 sono l'unica annata del settore giovanile della Roma che può vantare uno scudetto, vinto due anni fa, al Bruno Benelli di Ravenna, lo stesso stadio in cui martedì giocheranno la finale con il Genoa. Allora di fronte c'era il Milan, e la Roma, allenata dal turco Tanrivermis, appena arrivato dal settore giovanile del Galatasaray, vinse 2-0 con gol di Koffi e Cherubini, che poi sono i due attaccanti che sono partiti dal primo minuto nell'ultima partita.

Tutti i giocatori in lista quel giorno sono ancora tesserati per la Roma, ma non tutti fanno parte dell'organico dell'Under 17 (in cui tante gerarchie sono cambiate): il portiere Mastrantonio, considerato quello più di prospettiva dell'intero settore giovanile, ha giocato con la Primavera, e non è stato rimandato con i coetanei dopo l'eliminazione, per dare fiducia a Baldi e Del Bello, che si sono alternati in regular season. Pagano ha 5 presenze in Primavera e ora è con l'U18, pure lei in finale, pure lei contro il Genoa: ci ha giocato tutto l'anno anche Cherubini, poi è tornato con i coetanei. Che non hanno potuto difendere il titolo lo scorso anno perché il campionato U16 è stato fermato dal Covid. Ci riproveranno martedì, con Piccareta in panchina: Faticanti e Missori hanno già debuttato in Primavera, col secondo scudetto di fila sarebbe più facile tornarci subito, saltando l'Under 18.

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