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Le pagelle di Roma-Fiorentina: Pedro il migliore. Karsdorp in crescita

Lo spagnolo non si limita a pennellare, ma rincorre anche: cuore e delizia Smalling e Dzeko leader da un versante all’altro. Mancini e Ibanez cancellano gli avversari

, di LaPresse

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02 Novembre 2020 - 08:00

Attenta, bella, compatta. L'abc di una squadra seria viene rispecchiato dalla Roma, che soffre dieci minuti scarsi, poi prende le misure alla Fiorentina (resistendo perfino agli attentati di Orsato) e se la mangia in un boccone, ben oltre quello che il punteggio racconta.

IL MIGLIORE - 7,5 PEDRO Comincia pennellando un mancino a giro che unge il palo lontano. Ma è soltanto la più evidente di una serie di giocate di alta scuola, che le rare volte in cui non trovano seguito lo portano a rincorrere avversari come un faticatore qualsiasi. Il gol è il giusto premio a un calciatore stellare, per qualità e dedizione. Cuore e delizia.

6 MIRANTE Chiamato al primo intervento a 10' dal termine, paradossalmente si nota quasi più "in fase offensiva": ancora una rete innescata da un suo rinvio, la seconda.
7 MANCINI Gli tocca il controllo di Ribery, che non è mai un compito agevole. A suon di scatti, anticipi e sportellate non fa mai girare la vecchia volpe francese, stravincendo il duello. Termina da mediano.
7 SMALLING Rientra in campionato dopo tre mesi con la grinta e il carisma di sempre, ricorrendo anche alle cattive quando è il caso. Sontuoso.

7 IBANEZ L'attacco fiorentino senza punti di riferimento gli fa fronteggiare Callejon, che cancella dal campo fin quasi ad abbandonarlo a se stesso e diventare un costruttore di gioco aggiunto. Raffinato.
6,5 KARSDORP La corsia preposta a offendere è la sinistra più della sua, ma dopo il gol di Spina prova a non essere da meno con un bel sinistro di controbalzo con cui sfiora il suo primo gol romanista. Dietro non soffre mai, avanti si propone quando serve, senza strafare. In crescita.
7 PELLEGRINI L'anno scorso contro i viola l'ultimo gol in A e una delle sue migliori prestazioni in assoluto. Ci riprova, tentando sempre l'imbucata, anche di fino. Le sue creazioni stilose non hanno il successo che meriterebbero e quando si mette in proprio, a frapporsi fra lui e la giustizia calcistica c'è il solito Orsato. Ottimo anche in fase di aggressione e recupero palla.

7 VERETOUT Ara la zona centrale di campo correndo in ogni direzione: a tamponare, costruire, proporsi. Il motore di Jordan non si spegne mai.
7 SPINAZZOLA Pronti via, allontana la prima minaccia a Mirante battuto. Sfrutta il vuoto viola su torre (tentata) di Dzeko verso la porta provando l'assist. Ma la fortuna aiuta gli altruisti e il pallone torna sul suo destro per il vantaggio. Cala i giri nella ripresa, ma resta imprendibile.
7 MKHITARYAN I dialoghi palla a terra coi due compagni di reparto sono squisiti. Vorrebbe sbloccare la casella personale delle reti, ma il tentativo è strozzato nel primo tempo da un miracolo del portiere viola. Colpito duro da Castrovilli già ammonito (e graziato da Orsato) prima del riposo, si rifà nell'azione da manuale del raddoppio con l'assist vincente, il quinto stagionale.

7 DZEKO L'occasione gli arriva poco dopo il vantaggio, da corner, ma una deviazione lo manda fuori tempo. Ci riprova con un terzo tempo imperioso, chiamando Dragowski al miracolo. Solita sapiente e qualitativa regia offensiva, che sfocia nel raddoppio. Subisce un colpaccio nel finale, che frutta la (tardiva) superiorità numerica,
6 PEREZ Rileva il connazionale Pedro a risultato ormai acquisito.
6 PERES Entra con la dovuta concentrazione, in entrambe le fasi.
S.V. CRISTANTE Nel finale, dedito alla lotta.
S.V. KUMBULLA Gioca una manciata di minuti.

7 FONSECA Torna ad affidarsi ai titolari, che strapazzano i viola senza mai rischiare, riuscendo anche a coniugare agonismo e qualità, raggiungendo il top stagionale.

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