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Genoa-Roma, le pagelle: Florenzi si danna su tutta la fascia, in cinque insufficienti

Il numero 24 è uno dei pochi a trovare la strada per far male ai rossoblù creando diverse occasioni. Male Manolas, Cristante, Zaniolo, Pellegrini e Schick

Alessandro Florenzi, di LaPresse

Alessandro Florenzi, di LaPresse

06 Maggio 2019 - 07:00

Insano recupero. La Roma butta via nei secondi conclusivi due dei tre punti che faticosamente stava conquistando dopo una gara dura, difficile, sofferta. Ma l'ennesima rimonta subita questa volta rischia seriamente di vanificare il percorso recente. Nulla è chiuso, molto è compromesso.

6,5 FLORENZI (IL MIGLIORE) - Nella congestione offensiva del primo tempo, è uno dei pochi a trovare la strada per fare male al Genoa. Ara la fascia avanti e indietro, e se la statura non lo aiuta sui palloni alti, piede, corsa e idee giuste ne fanno l'uomo in grado di creare pericoli dalla destra. Le occasioni migliori traggono origine da lui, che non perde la forza per tornare a coprire le ripartenze rossoblù, chiudendo bene ogni diagonale. La generosità non gli manca e forse gli costa il problema alla coscia che lo costringe a uscire dal campo. Appena prima del fattaccio. Non a caso.

6,5 MIRANTE - Protagonista assoluto dei 5 minuti finali: da codice rosso le uscite che causano gol e rigore, da applausi la neutralizzazione che quantomeno limita i danni.

5,5 MANOLAS - Che la giornata non sia di quelle da ricordare lo si intuisce nelle prime due azioni: disimpegno sballato, marcatura persa, fallo commesso. Da lì in poi, più errori e incertezze che meriti.

6 FAZIO - Puntuale e preciso per gran parte della gara. Avanza spesso a (cercare di) creare superiorità, non sempre con successo. Nel finale non riesce a tamponare la marcatura light di Schick.

6 KOLAROV - Terzino con licenza di offendere, finché può sfrutta fascia e piede buono. Soffre il terreno scivoloso, andando giù qualche volta di troppo.

5,5 CRISTANTE - Rientra dopo la squalifica, ma vaga confuso lì nel mezzo e appare approssimativo anche quando tenta (invano) di impostare il gioco.

6 NZONZI - Certo non brilla per velocità e fantasia, spesso predilige la soluzione più facile, ma almeno perde pochi palloni e in più di un'occasione si dedica a tamponare le falle dei compagni.

5 ZANIOLO - La prima cosa degna di nota della sua gara arriva al minuto 58. Prima e dopo, una serie infinita di assoli tentati e mai trovati.

5 PELLEGRINI - Innalzato fra le linee, tende a ingolfarsi nel traffico, poi ha due volte sui piedi palloni buoni a sbloccare il match, ma spreca.

6,5 EL SHAARAWY - Prosegue il momento magico personale, in controtendenza con la squadra. Di nuovo. Undicesimo gol in campionato, ancora contro la sua ex squadra, con cui sembra avere un conto aperto. Poi tanta sostanza, soprattutto per Dzeko, ma anche nei ripiegamenti. In questa fase indispensabile.

6,5 DZEKO - Al netto dei diverbi passati, l'intesa col Faraone è sempre pregiata. La sua torre manda in gol Stephan, che nel primo tempo lo aveva servito con intuizioni di tottiana memoria.

5 SCHICK - In mezzora riesce nell'ardua impresa di far rimpiangere i trequartisti usciti prima del 90': tocca pochi palloni, ne sbaglia altrettanti, sanguina, poi ferisce con la marcatura sul corner del pari.

6 KLUIVERT - Entra con l'appropriata voglia: da una sua iniziativa nasce il vantaggio e si prodiga perfino a difesa della porta.

S.V. KARSDORP -  Un manciata di minuti, nel momento peggiore.

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