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Le pagelle di Servette-Roma: Lukaku non basta

Romelu torna al gol e ridiventa per i compagni lo scoglio a cui aggrapparsi. Svilar si supera, Llorente si traveste da Dybala. Ma Aouar è assente e i cambi sono disastrosi

Lukaku dopo il gol segnato contro il Servette

Lukaku dopo il gol segnato contro il Servette (GETTY IMAGES)

01 Dicembre 2023 - 07:00

Ritardi di crescita. La Roma ne palesa ancora e dopo aver sprecato il più facile dei match point nel turno precedente, butta alle ortiche anche le residue speranze di primo posto a Ginevra. La qualificazione stavolta non può attenuare la delusione.

IL MIGLIORE 6,5 LUKAKU Almeno per le sue doti da bomber lo Slavia è stato solo un incidente di percorso. Arriva in doppia cifra con lo splendido mancino a giro che vale l’1-0 e sfiora il bis di destro poco dopo. Poi torna a interpretare il totem che mantiene anche i possessi più complicati e apre spazi (non sfruttati) per i compagni.

IL MISTER 6 MOURINHO Imposta la gara su controllo del centro e sfogo sulle fasce, e per 50 minuti il piano riesce. Ma quando cala l’intensità nemmeno i cambi la risolvono.

6,5 SVILAR Portiere di coppa ormai designato, da Praga si porta dietro qualcosa da farsi perdonare. E lo fa con gli interessi a un attimo dall’intervallo, quando con un intervento prodigioso leva dal “sette” il possibile pareggio. Reattivo anche in uscita.

6,5 LLORENTE Dirottato sul centrodestra, emula chi gli gioca davanti quando procura il vantaggio: percussione, finta e assist no look sono degni del miglior Dybala. E nelle zone che più gli competono è il più attento.

5,5 CRISTANTE Pelle e Mancio sono in panca e a Bryan toccano fascia e arretramento di zona. Tiene discretamente la posizione col consueto spirito di sacrificio, fin quando palesa su Bedia limiti da adattato, che causano pareggio e ammonizione.

6 NDICKA Non è la gara più adatta a sancire miglioramenti, ma qualcosa la mostra. Più deciso del solito nei contrasti (fino al giallo nel recupero, da diffidato), maggiore personalità quando sale palla al piede.

5 CELIK Il primissimo spunto offensivo è suo, ma si perde nel vuoto. Prologo di una prestazione in cui può essere salvata soltanto la volontà.

6,5 BOVE Ha il merito di alzare i ritmi nella fase di maggiore sofferenza. Ancora una volta scarica il pieno di energie e generosità, senza mai tirare indietro la gamba. Encomiabile.

5,5 PAREDES Appare un po’ in difficoltà di fronte all’avvio tambureggiante degli svizzeri. Col passare dei minuti riprende a dispensare geometrie, ma senza guizzi.

4,5 AOUAR Torna dal 1’ dopo i deficit praghesi: ci si aspetta una reazione, arrivano conferme di un’evanescenza che sta diventando preoccupante.

6 EL SHAARAWY Riportato esterno a tutta fascia, si cala nel ruolo andando su e giù e producendo diversi palloni invitanti. Ma quando si mette in proprio preferendo la botta al piazzato gli esiti sono meno confortanti.

6 DYBALA Titolare nonostante clima e campo suggerissero il contrario, non riceve alcun trattamento di riguardo dagli svizzeri, che anzi lo toccano duro più volte. Un paio di uno-due con Big Rom lo mandano in porta, ma fallisce da posizione allettante.

5,5 PELLEGRINI Fatica a scrollarsi la ruggine post-infortunio: la qualità ne risente.

4,5 SPINAZZOLA Entra quando le squadre si allungano e potrebbe andare a nozze negli spazi. Ma è molle e impreciso.

5,5 BELOTTI Si sbatte, aiuta anche dietro, ma rimedia soltanto un cartellino.

5 SANCHES Entra nel finale: anziché cambiare marcia, sbaglia ogni scelta. Lontano da una versione accettabile.

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