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Le pagelle di Roma-Verona: Spinazzola elettrico

L’esterno torna titolare e subito vola: tanti spunti e assist di tacco. I centrali creano un muro invalicabile, Rui può riposare. Cristante veglia ancora su di noi

Spinazzola durante Roma-Hellas Verona

Spinazzola durante Roma-Hellas Verona (GETTY IMAGES)

20 Febbraio 2023 - 07:00

Di necessità virtù. In formazione inedita tra defezioni obbligate e un minimo di turnover, la Roma riesce a cavare tre punti dalla sfida a un Verona in piena serie positiva. Almeno due gli obiettivi centrati: ritorno sul podio in campionato e scia tracciata in vista del prossimo e decisivo match europeo.

IL MIGLIORE - 7 SPINAZZOLA Più fuori che dentro nell’ultimo periodo, si ripresenta con un tacco e qualche spunto dei suoi. Chiama Montipò all’impegno più gravoso del primo tempo, poi ancora con un tocco di pregio manda in gol Ola. Tacco o punta, torna a volare.

IL MISTER - 6,5 MOURINHO Rispolvera gli esterni d’inizio stagione e dà fiducia a Ola, che lo ripaga con gli interessi. Nonostante i cerotti, sono i suoi ragazzi a far male al Verona.
S.V. RUI PATRICIO Se si eccettua la parata iniziale su un tentativo gialloblù comunque in fuorigioco, sporca i guanti dopo oltre un’ora in uscita aerea su un corner. Replica poco dopo respingendo un tiro-cross di pugno. Ennesima serata di riposo.
6,5 MANCINI Con Gaich sono storie tese fin dai primi istanti e dopo mezz’ora il veronese accenna anche a una reazione. Ma la tensione cala e il rendimento del romanista cresce.
6,5 SMALLING Solita puntualità negli anticipi e nelle chiusure, che più di una volta sbarrano lo specchio della porta di Rui. Insolita irruenza, che gli costa anche un giallo e la conseguente squalifica per Cremona.
6,5 IBAÑEZ Dalle sue parti Ngonge non perviene. Gli altri nemmeno ci provano, tanto Roger appare sicuro.

6 KARSDORP A oltre tre mesi di distanza dai fattacci del Mapei torna in campo, direttamente da titolare. Un po’ di ruggine è fisiologica.
7 CRISTANTE Punto di riferimento in mezzo al campo, dove lotta, contrasta e fa ripartire. Sua la verticalizzazione che genera il vantaggio. Suoi mille interventi a sradicare il pallone dai piedi avversari, quasi tutti a buon fine. Cristante veglia su di noi.
6,5 BOVE Un anno fa gli bastarono 12 minuti per cambiare le sorti della sfida. Questa volta gioca dall’inizio e si concentra sulla fase di contenimento. E morde che è un piacere.

6,5 SOLBAKKEN Alla prima dall’inizio, i compagni provano a innescarlo ma impiega un po’ a prendere le misure. Quando lo fa lascia il segno. Ottimo l’impegno, bella l’esultanza.
6 EL SHAARAWY L’attacco spuntato gli riconsegna la posizione prediletta. Prova a pungere, ma l’aculeo è smussato.
S.V. ABRAHAM Non al meglio e in dubbio fino all’ultimo, viene schierato ugualmente titolare. Ma il destino si accanisce quando nella mischia in area veronese riceve un colpo in volto e dopo appena un quarto d’ora la sua gara è già finita.
6,5 BELOTTI Rileva Abraham, come sempre non si risparmia e si ritrova a prendere colpi di ogni genere. Poco tutelato da Sozza, quando può li rende senza complimenti. Ancora una volta trova sulla sua strada un miracolo del portiere nel finale.

6 CELIK Mix di buona volontà, precisione da affinare e un po’ di confusione.
6 ZALEWSKI Gli ultimi 20’ da esterno alto a destra scorrono fra finezze tecniche, qualche palla persa e un prezioso possesso nei pressi della bandierina a scandire il recupero.
S.V. WIJNALDUM Altro fieno in cascina (una decina di minuti recupero compreso), ma questa volta con sprazzi di Gini d’annata. La strada è giusta.

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