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Le pagelle di Roma-Sampdoria: Karsdorp ara la fascia, Shomurodov il più vivo

L'olandese è padrone della sua corsia nelle due fasi e fa scintille con gli avversari. Felix infiamma il pubblico coi suoi scatti, Cristante sempre presente. Qualche crepa dietro

23 Dicembre 2021 - 07:00

Nessun bis. La Roma non ripete l'impresa di Bergamo e si fa bloccare in casa da una Sampdoria tanto ordinata quanto modesta. Il pari finale ha il sapore acre dell'occasione persa, anche guardando ai risultati delle altre. Peccato: un Natale che poteva essere dolcissimo, sarà invece amarognolo.

6 RUI PATRICIO Per quasi un tempo i brividi glieli dà solo il freddo. A scaldargli i guanti un tiraccio dalla distanza prima dell'intervallo. Dopo la musica cambia, ma l'inattività di giornata la sporcano palo e gol subito.

6 MANCINI Le punte doriane girano al largo e allora è lui a osare dal lato opposto, non sempre con le dosi da manuale. Anche il suo proverbiale tempismo aereo sui corner è penalizzato da quello slancio a braccia larghe, che favorisce lo snervante "mestiere" degli avversari.

6 SMALLING La serata di ordinaria amministrazione - che nel suo caso vuol dire padroneggiare senza affanni - ha un sussulto quando dimentica Candreva in area e il palo fa suonare la campanella. Si rimette in piedi da terra, con l'imperioso tackle che dà il via al vantaggio. Sull'1-1 però partecipa al sonno collettivo.

6 IBAÑEZ Tanto elegante e puntuale a inizio partita, quanto perso negli atavici cali di concentrazione alla fine. Come se la memoria a lungo termine avesse soppiantato quella più recente col passare dei minuti

6,5 KARSDORP Quella di volontà non è la sola forza cui fa riferimento. Finisce di arare il malandato prato dell'Olimpico solo al triplice fischio. Nei precedenti 95' non ammette contendenti sulla propria corsia: ne sa qualcosa Candreva, cui non le manda a dire quando esagera con le sceneggiate (fin troppo spesso).

6 VERETOUT Jordan è il motore del centrocampo e quando non riesce ad andare al massimo dei giri ne risentono tutti. In questo caso anche la sosta può risultare provvidenziale.

6,5 CRISTANTE Geometrie e fisicità, senso della posizione e generosità: con qualsiasi avversario e ogni risultato, fa sempre il suo. Sbagliando anche, ma senza nascondersi mai.

6 MKHITARYAN Quando interviene nel fraseggio, lo scambio diventa sempre veloce e di prima qualità. Ma se perfino i suoi tocchi diventano difettosi, gli sbocchi cominciano a latitare.

6 VIÑA Inizia arrembando verso l'area avversa e trovando perfino il tiro, poi pian piano si stabilizza lasciando all'omologo olandese il compito di fornire ai compagni alternative offensive più esterne.

6 ZANIOLO Se c'è da "strappare" non si fa certo pregare e contro una difesa tanto chiusa l'opzione è più che gradita. Ma pure lui si scontra col muro doriano e non riesce ad abbatterlo.

6,5 ABRAHAM Sulla scia del Gewiss, impiega pochi istanti a presentarsi sotto porta, senza trovarla. Al 9' Colley lo tocca duro, ma si riprende e riprende a dispensare prelibatezze in ogni angolo di campo. Al ritorno dagli spogliatoi il dolore si fa sentire e deve alzare bandiera bianca.

6,5 FELIX Accende la folla coi suoi scatti e n poco più di 10' sfiora due volte il gol: Falcone si oppone al tap-in, la girata di testa manca il bersaglio.

7 SHOMURODOV L'aria del derby genovese è vicina: carico a pallettoni, segna ed è nettamente il più vivo lì davanti.

6 EL SHAARAWY Al rientro dopo tanto, non al top.

6 MOURINHO Il muro eretto da D'Aversa lo imbriglia. Il ko di Abraham gli complica ulteriormente i piani, che riassesta coi cambi giusti. Ma il piglio di sabato è smarrito.

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