AUDIO - Il proprietario del Bar Leone: "Da noi si conoscono tutti. Roma-Brøndby la mia 1ª volta allo stadio"
Il barman Antinori a Radio Romanista: "A livello di business è un premio che ha un raggio mondiale. Abbiamo vinto davanti ai nostri familiari, è stata una cosa molto bella"

(ForbesLife)

Il barman e grande tifoso della Roma Lorenzo Antinori ha parlato ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione "Secondo Tempo". Pochi giorni fa, il suo bar ad Hong Kong è stato premiato come migliore del mondo.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Com'è Hong Kong?
"Hong Kong si vive di notte, è una città dove la vita notturna è importante. Oggi il bar è chiuso, ma è una città molto movimentata. Io sono qui da sei anni e ci si diverte".
Come ci sei finito?
"Per sbaglio, io lavoravo per una compagnia di hotel e vivevo in Corea del Sud. Mi trasferirono ad Hong Kong nel 2019 dove ho conosciuto il mio business partner e abbiamo deciso di aprire il bar, che però non è tifoso della Roma e tifa Liverpool (ride, ndr). A lui non è permesso parlare di calcio e non può fare nulla sull'iconografia del bar (ride, ndr).
Com'è vincere questo premio?
"Per la nostra industria è un premio di grande valore. Noi abbiamo aperto il bar nel 2023 e abbiamo vinto il "50 best Asia", poi siamo arrivati secondi. A livello di business è un premio che ha un raggio mondiale, ha un audience enorme. Abbiamo vinto davanti ai nostri familiari, è stata una cosa molto bella".
Come si vive la Roma a distanza? Riesci a tornare in Italia?
"Io vivo all'estero dal 2012, quando mi sono trasferito nel fuso orario asiatico mi devo mettere le mollette agli occhi. Questo è anche il bello dell'amore e dell'essere così legato alla Roma. Qui c'è un gruppo di amici con cui vediamo tutte le partite in un bar di romanisti e un po' anche al Bar Leone, però devo dire che è una maniera per noi tutti di stare vicini a casa. Il Bar Leone l'ho riempito di cose che mi ricordano casa. Mazzone rappresenta la prima partita che ricordo: il derby del 3-0. Abbiamo le magliette di Totti autografate. Io sono molto affezionato alle Roma degli anni '90. Roma-Broendby è stata la mia prima partita allo stadio".
Aprite anche a Shangai?
"Sì, a Novembre. Se non si possono vedere le partite, stracciamo il contratto (ride, ndr). Abbiamo anche un bel progetto in Europa ma una cosa alla volta. Shangai è la città forse più internazionale della Cina. Faremo uno sport bar al pian terreno con tutti elementi nostalgici e poi cocktail, focaccia con la mortadella e tutto il resto".
La concezione del bar è tanto distante dalla nostra?
"Qui non esiste il bar di quartiere come in Italia. Hong Kong è molto internazionale, adesso anche in Italia stanno sparendo queste catene. Noi siamo aperti solo la sera, anzi la maggior parte delle persone pensano che in quella foto (Su Forbes, ndr) sia il bancone, invece è dall'altra parte. Hong Kong ha grandi bar, ristoranti. Manca però un po' l'idea di questa quartiere. La gente viene da noi, si conoscono tutti ed è proprio per quello il motivo per cui abbiamo aperto il bar".
Sei salito sul palco con la maglia della Roma.
"L'ho fatta mettere anche al mio partner, lo abbiamo legato e vestito (ride, ndr). Ho pensato che magari qualcuno alla Roma lo avrebbe visto".
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