ESCLUSIVA - Gervinho: "La Roma sempre nel mio cuore"
L'ex giallorosso a Il Romanista: "I giallorossi possono arrivare in fondo in Europa Dispiaciuto per De Rossi, Garcia è come un secondo padre"

(GETTY IMAGES)
Il genio creativo di Carlo Zampa lo soprannominò “Freccia nera”, una minaccia costante per le difese, una velocità incontenibile per molti avversari. Campione di Francia con il Lille, tre anni da protagonista assoluto con la maglia della Roma: stasera è senza dubbio la sua partita e non potevamo non pensare a lui per presentare al meglio la grande notte di Europa League che attende i giallorossi di Gasperini. Abbiamo intervistato Gervais Lombe Yao Kouassi, meglio noto come Gervinho. Tre stagioni in giallorosso vissute mandando in tilt gli autovelox di tutti i campi della Serie A, 88 presenze complessive tra campionato e coppe, ben 26 reti messe a segno nella Capitale: «La Roma è e resterà per sempre nel mio cuore. Quest’anno vedo la squadra competitiva per lottare per il titolo in Serie A e credo possa arrivare molto lontano in Europa League». E speriamo possa avere ragione.
Gervinho, la «Freccia Nera» si è presa una pausa dai campi? Di cosa ti stai occupando adesso, quale la prossima sfida?
«In effetti è già da un po’ che sono lontano dai campi. Ma sto molto bene. Attualmente faccio la spola tra Abidjan e la Francia, sto seguendo i miei progetti da vicino. Sto approfittando di questo tempo per godermi la mia famiglia, cosa che non potevo fare da tanti anni. Ci sono molte sfide che mi attendono, ma le conoscerete al momento opportuno».
Ti ho visto al seguito della nazionale ivoriana, stai seguendo da vicino lo sviluppo dei giovani talenti?
«Sì, oggi ho un ruolo con la nazionale Under17 della Costa d’Avorio. Voglio restituire al calcio ivoriano tutto quello che mi ha dato. È un ruolo che mi sta molto a cuore. Sono tutti ragazzi che mi apprezzano, ora tocca a me trasmettere loro tutta la mia esperienza e aiutarli a crescere. Sono talentuosi e rappresentano il futuro del nostro calcio. Ed io sono molto determinato ad accompagnarli nella loro crescita».
Veniamo al campo. Stasera all’Olimpico per l’Europa League si gioca Roma-Lille. Che effetto ti fa questa sfida?
«È un incontro tra due club che mi stanno molto a cuore. Lille e Roma sono due squadre in cui mi sono divertito tanto, dove ho giocato il mio miglior calcio. Ho vissuto grandi momenti con questi club e ho un legame particolare con i tifosi di entrambe le squadre. Sono felice di vederle a questo livello. Cosa posso augurar loro per la partita di giovedì? Beh, che vinca il migliore».
Quanto ti senti ancora legato alla Roma?
«Tanto, sarò sempre legato alla Roma. È un club che porto nel cuore, lì ho vissuto momenti straordinari. È una società che mi ha rispettato molto e che mi ha permesso di fare un passo avanti nella mia carriera. Quando ero lì, ho sempre lottato per permettere al club di raggiungere i suoi obiettivi. Spero di aver lasciato un segno profondo nella storia e nel cuore dei tifosi della Roma».
La segui ancora, riesci a trovare il tempo per vedere le partite dei giallorossi?
«Sì sì, seguo tutte le partite della Roma quando ne ho la possibilità. Come ho detto, la Roma è e resterà per sempre nel mio cuore. Quest’anno vedo la squadra competitiva per lottare per il titolo in Serie A e credo possa arrivare molto lontano in Europa League».
C’è il rimpianto di non aver vinto nulla in maglia giallorossa? Era una squadra fortissima quella…
«Sì, è un rimpianto grande perché avevamo davvero una bella squadra, purtroppo non siamo andati molto lontano. Ma abbiamo vinto partite che hanno dato grande gioia ai tifosi, anche se non abbiamo conquistato titoli».
Con quale compagno di quella Roma sei rimasto in contatto?
«In realtà con parecchi di loro: ci scriviamo sui social o su WhatsApp. E ricordiamo i bei momenti vissuti insieme».
Tra questi Daniele De Rossi? Hai seguito la sua vicenda? Preso per sostituire Mourinho e poi esonerato dopo pochi mesi….
«Sì, ho seguito tutto quello che è successo con Daniele. È davvero un peccato perché ritengo che sia un bravo tecnico, un figlio di Roma e di questo club. Per me avrebbe avuto successo, aveva solo bisogno di tempo».
Roma e Lille sono unite anche da un altro nome, Rudi Garcia. È stato lui l’allenatore più importante della tua carriera?
«Rudi è l’allenatore che ha contato sicuramente di più nella mia carriera. Tutti i miei più grandi successi li ho ottenuti con lui. È una persona speciale per me, ha segnato profondamente la mia carriera. Lo considero come un secondo padre. Oltre a essere uno dei migliori allenatori al mondo, Rudi è una persona straordinaria. Conosce benissimo tutto l’affetto che ho per lui».
Invece dell’esperienza a Lille che ricordi hai? Hai vinto due trofei lì…
«È a Lille che l’Europa mi ha scoperto. Sono stato eccezionale in una squadra però, va detto, con grandi giocatori. Abbiamo fatto cose straordinarie che hanno fatto la storia in Francia, non solo a Lille. Naturalmente c’è quel titolo di campione e quella Coppa di Francia nel 2011. Sono momenti indimenticabili, il Lille avrà sempre un posto speciale nella mia carriera, la considero un po’ casa mia».
Un tempo Gervinho, ora a Roma c’è un altro ivoriano che sta facendo molto bene, Ndicka. Che ne pensi del difensore?
«Prima non lo conoscevo, ma l’ho scoperto dopo con la Costa d’Avorio. Devo dire che stiamo parlando di un eccellente difensore, solido, duro nei duelli e con una buona tecnica. Sta facendo molto bene con la Costa d’Avorio, con la quale ha vinto la Coppa d’Africa. Nella Roma fa senza dubbio parte dei pilastri della squadra».
In estate a Trigoria è arrivato Gasperini, un allenatore che punta molto su giocatori rapidi e offensivi. Che ne pensi di lui? Ti sarebbe piaciuto esser allenato da lui?
«Gasperini è un grande allenatore che ha fatto tante belle cose con i club che ha diretto. È vero che è un tecnico che ama giocare con giocatori del mio profilo, sicuramente mi sarei divertito molto con lui».
Hai un messaggio per i tifosi della Roma che stanno leggendo la tua intervista?
«Vorrei dire a tutti loro che non li ho mai dimenticati, vorrei inoltre ringraziarli per tutto l’affetto che mi hanno dato e che continuano a darmi dopo tanti anni. Li amo con tutto il mio cuore. E auguro davvero tutto il meglio possibile al club giallorosso».
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