L’Europa a casa nostra: riecco le notti magiche
Questa sera c'è Roma-Lille, esordio interno nella coppa che non smette di farci sognare

(GETTY IMAGES)
Dopo Nizza il Lille, anzi il Losc, acronimo che sta per Lille Olympique Sporting Club. Si parla francese durante i primi passi di Gasperini nel viaggio che si spera lunghissimo della sua/nostra Roma nella nuova edizione di Europa League, la coppa che non smette di far sognare ogni tifoso giallorosso, un po’ per il fascino che ha sempre avuto sin da quando la chiamavamo Coppa Uefa, un po’ per quello che è successo a Budapest due anni fa, quando l’abbiamo accarezzata con amore una notte intera prima che ce la scippassero davanti agli occhi, senza chiederci un permesso che non gli avremmo mai accordato.
Si torna all’Olimpico, a casa nostra (calcio d’inizio ore 18,45, sugli spalti l’ennesimo sold-out, telecronaca esclusiva su Sky, radiocronaca integrale obbligatoria su Radio Romanista), contro una squadra più forte di quel Nizza che abbiamo battuto senza neanche troppo patire sette giorni fa. Il Losc è stato protagonista delle prime quattro giornate della Ligue 1, con tre vittorie e un pareggio, poi ha perso malamente in casa del Lens e si è arreso anche in casa al Lione, in una partita però ingiusta nel risultato vista la mole di occasioni da rete create dagli uomini di Genesio, poi espulso per proteste nel finale. Così oggi i francesi sono solo sesti in classifica, due punti sotto l’Olympique Marsiglia, cinque dalla coppia in testa Psg e Lione. Giocano un 4231 piuttosto dinamico, che ha in Giroud un implacabile finalizzatore e in Matias Fernandez-Pardo (classe 2005) e in Osame Sahraoui (2001) due esterni d’attacco veloci e ficcanti, come spesso se ne trovano in quel campionato.
Tatticamente, non sarebbe strano se la Roma si schierasse in pressione alta con una sorta di 352, con Cristante sul trequartista (Haraldsson), e Pellegrini con El Aynaoui sui due mediani. Ma sono pinzillacchere tattiche, la sostanza è nello spirito che sta animando la Roma di Gasperini, nel recupero di Pellegrini e nella fiducia a Soulé, nella conferma del solido pacchetto di difensori, nelle proiezioni offensive sempre più convinte, più in generale nell’interpretazione di un calcio che in Europa gioca solo questo signore canuto che sembra avere idee chiarissime anche sul percorso da seguire per portare la Roma a scalare il tetto d’Italia, d’Europa, del mondo. Ha trovato uomini che lo seguono e che lui sta esaltando a parole e nei fatti, affidandosi a loro, al suo nucleo di 8-9 elementi, che vorrebbe presto allargare e attende che altri possano mettersi in condizione di essere eletti.
Stasera li ripresenterà quasi tutti, con qualche eccezione legata all’imminente impegno in trasferta di domenica, contro una Fiorentina già quasi disperata. Poi si andrà alla pausa delle Nazionali e si conteranno i punti. Prenderne tre stasera metterebbe la Roma già in ottima posizione per ambire a un posto buono per il passaggio del turno. Secondo i bookmakers è il risultato più probabile: 1,70 la quota della vittoria romanista, 3,80 la media per il pareggio, intorno a 5 la sconfitta. Onoriamo il pronostico, tornando a tifare la Roma nelle notti (o tardi pomeriggi) magiche che solo l’Olimpico (pieno) sa tratteggiare. Non senti già il profumo d’Europa?
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