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Roma Femminile, dal Milan al Milan: perché maggio è un mese chiave in campo e fuori

Domani prima sfida alle rossonere, poi il 30 in finale di Coppa Italia. Bavagnoli a fine anno diventerà dirigente principale. Spugna il successore in panchina

Tiago Pinto con Betty Bavagnoli, di LaPresse

Tiago Pinto con Betty Bavagnoli, di LaPresse

30 Aprile 2021 - 11:44

Quattro partite di campionato, l'appuntamento più importante della storia della squadra e i primi passi verso la prossima stagione. La Roma Femminile si prepara ad affrontare un mese di maggio tanto intenso quanto decisivo per il futuro, sia in campo sia fuori.

Dal Milan al Milan

Sull'onda di entusiasmo generata dall'aver eliminato la Juventus dalla Coppa Italia la scorsa settimana, le giallorosse sono pronte a sfidare il Milan al Tre Fontane per la diciannovesima giornata di Serie A. Le ambizioni Champions per la squadra di Bavagnoli sono sopite da tempo (Ganz è a -6 dalla Juventus a punteggio pieno), ma la gara di domani alle 15 può essere un test importante in vista della finale di coppa del 30 maggio, proprio contro le rossonere. Prima di quel giorno però, ci sono le sfide contro Florentia, Juventus e Napoli, per ottenere il massimo dal campionato, cioè difendere il quarto posto o cercare di superare il Sassuolo in terza piazza. Nessun obiettivo concreto in ballo se non l'onore e la mentalità vincente. La stessa mentalità che servirà nel secondo appuntamento del mese contro il Milan. Il 5 maggio verrà stabilita la sede per l'ultimo capitolo della Coppa Italia (sarà deciso con un'estrazione chi giocherà "in casa"), con le due squadre che mai sono arrivate tanto in fondo alla competizione. I precedenti sorridono nettamente al Milan (cinque vittorie a zero, sempre in campionato), ma quella che disputerà la finale (e anche la gara di domani) è una Roma più solida, convinta e fresca di un'impresa storica. La squadra di Ganz, dalla sua, in semifinale ha eliminato l'Inter non senza soffrire, ma nel corso della seconda parte della stagione ha trovato una continuità importante sotto il punto di vista dei risultati.

Aria di cambiamento

La finale di Coppa Italia sarà la prima partita di questa importanza nella giovane storia romanista, ultima della stagione e ultima anche per Betty Bavagnoli sulla panchina. È l'allenatrice che ha dato forma alla squadra, accompagnandola dalla scalinata di Piazza di Spagna fino a contribuire a rendere in pochi anni la realtà romanista una delle più grandi del calcio italiano. La prima coach di sempre delle giallorosse ha rifiutato le importanti avances della Fiorentina (dove Cincotta è sempre più in uscita) e rimarrà nella Capitale ma con un ruolo lontano dal campo. Sarà la donna chiave dell'intero settore femminile giallorosso con potere decisionale sulle scelte tra campo e società. Il primo indiziato a sostituirla in panchina è Alessandro Spugna, due giorni fa esonerato dall'Empoli non senza sorprese, visto l'attuale quinto posto in classifica delle toscane. A maggio la Roma può scrivere la storia, ma certamente darà via al suo futuro.

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