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Le dichiarazioni

Femminile, Spugna: "Sarà una gara da giocare a livello mentale più che tecnico"

Le parole di Bartoli alla vigilia del match contro l'Ajax: "Credo in questa squadra, siamo ancora qui a giocarci una qualificazione che sembrava impossibile"

Alessandro Spugna, allenatore della Roma Femminile

Alessandro Spugna, allenatore della Roma Femminile (GETTY IMAGES)

La Redazione
29 Gennaio 2024 - 19:02

Come si prepara una gara così complicata in soli tre giorni? Che sensazioni ha in vista della sfida di domani?
"Le sensazioni sono buone, arriviamo da una buonissima prestazione in campionato e contro il Bayern. Bisogna recuperare le energie rispetto alle gare precedenti e venendo qui a giocare con i nostri principi. Bisogna giocare queste partite a livello mentale più che tencico. Siamo pronte".

Ci dobbiamo aspettare Kumagai dietro? Quanta percentuale c'è di passare il turno?
"Ci dobbiamo aspettare Kumagai in campo. Non dobbiamo pensare alle percentuali, abbiamo un solo risultato e dobbiamo pensare solo a vincere. Poi vedremo l'altra gara del girone".

Come sta la squadra? Siete più stanche o motivate?
"Motivate sicuramente, c'è la voglia di fare una grande partita. Come ho detto prima queste partite sono molto mentali, dobbiamo essere attente e concentrate, la fatica si sentirà dopo la gara, non nei 90 minuti".

Quanto cambia a livello di approccio tattico rispetto alla gara di andata? Si aspetta ancora qualcosa dal mercato?
"Non cambia molto tatticamente, dobbiamo stare attenti alle loro qualità così come abbiamo fatto all'andata. Dobbiamo giocare per vincere ma giocando in maniera equlibrata. Si può vincere in ogni momento, non dobbiamo forzare nulla. Riguardo il mercato se ci sarà opportunità di migliorare la squadra va bene, ne riparleremo più avanti se sarà il caso. Testa alla gara di domani"

La coach dell’Ajax ha detto che regalerete degli spazi. Qual è la debolezza dell'Ajax da sfruttare?
"Mi auguro che ci diano spazio da sfruttare, bisogna fare attenzione a ogni minimo dettaglio. Cercheremo di concedere il meno possibile, come è stato nella gara di andata dove abbiamo ottenuto un risultato più che positivo. Giochiamo contro una squadra di grande talento e che non mi stupisce sia in testa al girone. Il fatto che siamo a giocarci il passaggio del turno corona il nostro percorso, e soprattutto è incredibile che tutte le squadre del girone siano in corsa"

Le parole di Bartoli

Parlerai allo spogliatoio prima della gara?
"Sicuramente come in ogni partita ci diremo qualcosa. Non c'è mai nulla di studiato, forse sicuramente di viversela perché è stata un'esperienza bellissima e che spero continui".

C'è amarezza dopo la partita contro il Bayern?
"Sono tanto orgogliosa e fiera della nostra squadra. In quella partita abbiamo dimostrato di essere superiori a loro. Ci davano tutte per sconfitte fin dall'inizio ma la realtà è che siamo ancora lì a giocarcela, in un girone di ferro. Siamo vive".

C'è amarezza dopo la partita contro il Bayern?
"Sono tanto orgogliosa e fiera della nostra squadra. In quella partita abbiamo dimostrato di essere superiori a loro. Ci davano tutte per sconfitte fin dall'inizio ma la realtà è che siamo ancora lì a giocarcela, in un girone di ferro. Siamo vive".

Che consapevolezza vi dà la prestazione contro il Bayern in vista della trasferta di domani?
"Sicuramente è stata una prestazione che ci ha dato tanta consapevolezza. Fin dall'inizio ho creduto in noi, siamo forti. Ci crediamo, vogliamo ancora sognare e far sognare, che è la cosa più bella".

Come siete riuscite a superare il momento negativo?
"La chiave è stata l'unione tra noi, staff e calciatirci. Si può uscire da questi momenti solamente insieme. Ci ha insegnato a lottare sempre di più e a non dare nulla per scontato, perché dopo tante vittorie anche inconsciamente potresti iniziare a farlo sbagliando".

Com'è giocare in stadi importanti come quelli che avete incontrato nel vostro percorso?
"È emozionante giocare anche al Tre Fontane coi nostri tifosi. 15mila tifosi qui valgono i 3mila del Tre Fontane. È bello giocare in questi stadi, la cosa più bella è emozionarsi e viverla a pieno, altrimenti sarebbe strano il contrario".

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