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Serie A femminile

Roma Femminile, ennesimo ko a Vinovo: la solita amarezza di un film già visto

Le giallorosse annullano la Juventus nei primi 45’ ma sprecano tantissimo. Poi un gol casuale di Cernoia, l’arbitro e Peyraud-Magnin fanno il resto

La Roma Femminile a Vinovo

La Roma Femminile a Vinovo (GETTY IMAGES)

17 Settembre 2022 - 13:24

La solita grande amarezza. La Roma cresce, migliora, si guadagna l’Europa ma contro la Juventus in campionato continua a pagare il problema che non ha mai risolto del tutto da quando la squadra esiste: i gol sbagliati. È finito 1-0 per le bianconere l’anticipo della terza giornata di Serie A Timvision con la squadra di Spugna che nel primo tempo ha fatto quasi sparire dal campo le avversarie ma non ha concretizzato, cadendo nella ripresa per un gol fortunoso, un arbitraggio largamente rivedibile e una Peyraud-Magnin che si conferma portiere di livello assoluto (migliore in campo della sua squadra).

Sin dal 1’ le giallorosse hanno condotto la gara con la personalità e la varietà tattica che ormai le contraddistingue riuscendo ad arrivare con impressionante facilità e qualità dalle parti dell’area avversaria. Solo nei primi 20’ Peyraud-Magnin ha negato tre chiare chance a Glionna, Andressa e Giacinti, con la numero 9 colpevole di non aver trovato quel cinismo di cui la sua squadra ha bisogno. Al 22’ dopo un duello vinto contro Bonfantini, Di Guglielmo è stata costretta al cambio: per lei un problema al flessore sinistro che verrà esaminato strumentalmente nei prossimi giorni, ma probabilmente la terrà fuori per la gara di Champions di mercoledì contro lo Sparta Praga. Anche dopo il suo ko però la Roma ha continuato a insistere e sbagliare ghiotte occasioni da gol e, come i tanti precedenti dovrebbero aver insegnato, i troppi errori si pagano, soprattutto contro una grande squadra come la Juve.

Montemurro nell’intervallo ha dato più densità al centrocampo delle sue, riuscendo così ad alzarne il baricentro. Al 52’ Girelli ha colpito una traversa da dentro l’area di rigore e poco dopo è arrivato l’episodio che ha cambiato la gara: a trenta metri dalla porta romanista e in posizione di ala sinistra Cernoia ha lasciato partire un cross che si è casualmente trasformato in un tiro fatale per Ceasar. Sarà l’unico “tiro” nello specchio in porta fatto registrare dalla Juventus a fine gara, ma è bastato a portare il risultato sull’1-0 e i tre pinti nella classifica juventina, ora migliore di quella di Bartoli e compagne. Mentre le giallorosse provavano a risvegliarsi dal colpo subito e le campionesse d’Italia alzavano la pressione è arrivata una decisione arbitrale che rende decisamente insufficiente la prova del direttore di gara Tremolada: al 65’ Giugliano viene ammonita per la seconda volta per un trattenuta su Boattin ed espulsa. La numero 10 ha commesso una leggerezza non indifferente (e non era neanche la prima della sua gara), ma c’è un dettaglio che va tenuto in considerazione: il primo giallo comminatole dall’arbitro nel recupero della prima frazione è stato a dir poco eccessivo, è persino difficile ritenere falloso quell’intervento.

Questo errore è l’apice di una serie di interventi valutati con imprecisione nell’arco di tutta la gara da una parte e dall’altra.  Nonostante l’inferiorità numerica la Roma ha continuato a provarci, grazie a un’infaticabile Greggi (migliore in campo delle sue per costanza, grinta e apporto alla squadra) e al buon ingresso di Serturini dalla panchina, ma la stanchezza e la solita Peyraud-Magnin hanno negato il pareggio alla formazione romanista. L’ultimo miracolo della francese è arrivato su un gran destro da fuori di Wenninger, poco prima del fischio finale.

Aver perso questa partita (è il primo ko in A dall’ottobre scorso), con tutto quello che è successo, non è certo drammatico ai fini di un campionato ancora in fase embrionale e non lede di molto l’ottimo inizio e le ambizioni romaniste. Deve però valere come ennesima lezione, auspicabilmente l’ultima sullo stesso tema:  esprimere un calcio brillante, creare tanto e dominare avversari di grandissimo livello non sempre basta a vincere partite come questa. Conta di più fare gol.

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