ASCOLTA LA RADIO RADIO  

De Rossi: "E' una regola sbagliata, ma userò la fascia della Lega per rispetto della Fiorentina"

Il Capitano in conferenza: "Noi siamo i primi a chiedere di più a noi stessi. Dobbiamo fare di più, ma anche la Roma del 3-0 al Barcellona è stata duramente criticata"

De Rossi in allenamento oggi a Trigoria, di LaPresse

De Rossi in allenamento oggi a Trigoria, di LaPresse

La Redazione
18 Settembre 2018 - 17:29

Dal Santiago Bernabeu di Madrid parlano, alla vigilia di Real Madrid-Roma, Daniele De Rossi ed Eusebio Di Francesco. Queste le parole del Capitano della Roma, che tre giorni fa ci aveva rilasciato una lunga intervista esclusiva

Le parole di De Rossi in conferenza stampa

Questa squadra ha battuto il Barcellona ma stenta con squadre come Chievo e Atalanta. Bisogna chiedervi di più o accettarvi per come siete?
"Noi siamo i primi a chiedere di più a noi stessi. Non è facile paragonare la squadra che ha battuto il Barcellona, dopo mesi di lavoro e conoscenza tra di noi, e questa che anche se non ha iniziato bene sta intraprendendo una stagione nuova. Dobbiamo fare di più, ma anche la Roma del 3-0 al Barcellona è stata duramente criticata. Se la stagione è finita in maniera soddisfacente, seppur senza trofei, allora sono più che fiducioso".

Questa incertezza è figlia delle cessioni sulmercato?
"Le stagioni sono e saranno sempre figlie del mercato. Da quando ci sono io è sempre così, anche quando ho iniziato si vendevano i migliori e se ne prendevano altri, e poi dopo qualche mese quelli diventavano i più forti. E' una cosa un po' fisiologica. Anche l'anno scorso erano stati venduti giocatori importanti e poi abbiamo raggiunto obiettivi che non erano mai stati raggiunti". 

A Ramos hanno chiesto di Cristiano Ronaldo e lui ha risposto che vuole vincere senza di lui per dimostrare il valore del gruppo. 
"Il mercato lo fanno tutti, tutti comprano e cedono. Non so cosa si prova a vendere uno che ha vinto così tanto, ma a volte i cicli così vincenti hanno bisogno di uno scossone. Non posso commentare ciò che non conosco e mi interessa il giusto. Da capitano bisogna fare questo, sostenere i compagni dal primo all'ultimo giorno e lavorare bene". 

Hai avuto una multa di mille euro per la fascia di capitano. Volevo chiederti se continuerai a indossarla. Nel calcio italiano che ha tanti problemi, cosa ne pensi di questo?
"Ho parlato già col mister e con Florenzi, che mi ha chiesto perché non sapeva come comportarsi. Ciò che mi dà fastidio è che sono rimasto solo io con quelli della Fiorentina. Si è perso molto tempo a parlare di questa cosa. Non c'era bisogno di questo provvedimento, non c'era bisogno di adottare una fascia unica. Ho sentito tante persone nel mondo del calcio a cui non piace la regola, come Costacurta e Tommasi, che tenteranno di cambiarla. Non mi leva il sonno mettermi una fascia o l'altra, ma assolutamente devo rispettare i miei colleghi della Fiorentina che hanno una motivazione diversa dalla mia. Quindi dalla prossima partita metterò quella della Serie A per rispetto di una società come la Fiorentina che ha subito qualcosa di tremendo. Non mi sembra giusto mettermi sullo stesso piano". 

E' la partita giusta per rilanciare la squadra?
Non mi sembra la miglior partita per ripartire, ma visto che partite semplici ci hanno portato risultati come quello di domenica, questa potrebbe darci uno slancio di fiducia. Potrebbe ricordarci quanto siamo stati forti qualche mese fa e aiutarci a tornare ad esserlo. 

Qualcuno dice che nella Roma i giocatori nella Roma si sentono di passaggio. Ci dici la verità di cosa si sente nello spogliatoio?
"Lo chiedi alla persona sbagliata se ci si sente di passaggio. Io ci ho messo le radici. Ma i calciatori sono lavoratori di passaggio dappertutto. La Roma anzi è uno di quegli esempi che vanta giocatori che restano tanti anni. E' vero che sono nati e cresciuti qui e c'è qualcosa che li spinge, ma è possibile. E' possibile restare come ha fatto Sergio Ramos e andare via come ha fatto Ronaldo. Il dispiacere di non vedere più un compagno di squadra è molto forte, può durare uno, due giorni, una settimana, ma poi deve finire. Ho visto Radja due giorni fa, ho sentito Kevin pochi giorni fa, ma il calcio è questo". 

Hai detto che Di Francesco è stato molto importante per voi. Ora la sua leadership sembra in discussione. Il pensiero del capitano su questo?
"Non cambio ciò che ho sempre detto. Ti sei anche un po' risposto da solo, non è il primo che viene toccato dalle critiche, capita anche a noi e alla società. A Roma è normale perché vogliamo tutto subito, ma succede anche qui a Madrid. Al primo anno di calcio veramente importante ha portato la Roma dove non era mai stata, ha una filosofia di gioco ben precisa che ci ha portato dove siamo arrivati. Adesso non è felice dei risultati come non lo siamo noi. Mettere in discussione l'allenatore è una cosa che succede ovunque, ad esempio Spalletti all'Inter che non sta facendo risultati. Anche l'anno scorso ci era successo eppure è stata una stagione entusiasmante".

Rappresenti molto nella storia del calcio italiano. Potrebbe essere una delle tue ultime Champions, forse l'ultima partita al Bernabeu. Come la vivi?
"E' diverso giocare qui dagli altri stadi. Credo lo sarà per tutti. Potrebbe essere la mia ultima Champions, sì, c'è un po' di emozione, ma c'è da giocare una partita molto importante. Portare a casa il risultato in questo tempio sarebbe importante ed emozionante".

L'ultima volta che sei venuto qua è stata la partita che ha distrutto il calcio italiano, ti porti rabbia per quello Spagna-Italia?
"Al bagno degli spogliatoi ho subito avuto una ventata di negatività che voglio cacciare. Quella partita ha contribuito all'eliminazione. Ma in campo non mi porto nulla. Penso a quando abbiamo passato gli ottavi di finale con Francesco. Quella serata è stata negativa e non ci penso". 

Hai già giocato qui contro Ronaldo, domani non ci sarà, questo ti solleva?
"Sarà pieno di giocatori fortissimi, non avrò una sensazione di sollievo e liberazione. Se ne avessero venduti altri otto-nove allora sì. Rappresenta una fonte di gol in meno, visto che ci ha quasi sempre segnato, ma nella squadra non saprei trovare un punto debole. Li guardo con grande rispetto, non c'è sollievo per l'assenza di Ronaldo".

La Roma può ripetere il cammino dell'anno scorso in Champions? La Roma è forte come l'anno scorso?
"'L'anno scorso c'era meno fiducia al girone per via di Chelsea e Atletico. Dobbiamo essere fiduciosi. Ci vorrà grande impegno, qualità ed entusiasmo. Questo viene vincendo e vivendo belle serate come quelle del girone del'anno scorso".

© RIPRODUZIONE RISERVATA